Welfare

Bagnasco striglia governo e Ue

Il presidente della Cei in visita sull'isola: «sono venuto per dirvi grazie»

di Redazione

Oggi il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei ha visitato Lampedusa. Al suo arrivo all’aeroporto dell’isola, dove è stato accolto da una vera e propria ovazione e dai bambini della scuola elementare che sventolavano bandierine, il cardinale ha sottolineato, rivolto ai giornalisti presente, come «L’Italia ma anche l’Europa si devono ricordare di Lampedusa». E parlando dell’isola ha ricordato che «la dobbiamo rincuorare ma anche ringraziare».

«Essere davanti a situazioni umane gravi, come tutte quelle persone che scappano dai loro paesi per un domani migliore è un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa per misurare se stessa, per verificare le proprie intenzioni e per costruire il suo volto nel mondo». Lo ha detto il presidente della Cei, durante l’omelia celebrata nella parrocchia di Lampedusa. Riferendosi poi al conflitto in Libia «Che tacciano le armi e si riprenda la via della riconciliazione e della pace, come esorta il Santo Padre, ma preghiamo anche per il nostro paese e per l’Europa. Su tutti – ha aggiunto – splenda la luce di Cristo e della speranza».

«Sono venuto qui a Lampedusa per incrociare il vostro sguardo e dirvi grazie per l’esempio di accoglienza cristiana che date, gesti concreti fatti secondo le vostre possibilità. Un esempio per tutti, specialmente per quanti parlano molto e fanno poco». È stato il duro monito del cardinal Angelo Bagnasco lanciato durante la sua omelia a Lampedusa. «L’Europa ha una grande opportunità di crescere sulla via della vera unità che è ben più profonda della via dell’unificazione. Quest’ultima tocca le giuste e necessarie procedure, quella dell’unità invece plasma l’anima dei popoli e fa sentire tutti provenienti da radici comuni». E rivolgendosi ai lampedusani ha detto: «Da parte mia vi rivolgo un abbraccio affettuoso a tutta la comunità di Lampedusa, tanto più che in questo momento ci si deve accorgere che i confini degli Stati sono i confini dell’Europa e che ciò che accade in un punto ha riflessi su tutto».

All’uscita dalla chiesa, ai giornalisti che gli chiedevano a chi si riferisse quando durante l’omelia ha detto che i lampedusani sono «un esempio per chi parla tanto e fa poco», il cardinal Bagnasco ha risposto: «Mi riferivo a tutti coloro che parlano e che fanno poco, a tutti i livelli sia per quanto riguarda il nostro paese sia per gli altri paesi che, ho l’impressione, non avvertono ancora in modo radicale che i confini dell’Italia e di Lampedusa sono confini ormai dell’Europa».

Rivolgendosi poi ai rappresentanti delle forze dell’ordine e del volontariato che da mesi stanno seguendo l’emergenza immigrati a Lampedusa ha detto loro: «Siete degli “angeli della terra”, siete l’espressione dello spirito di umiltà, dedizione e sacrificio che fanno parte del Dna della nostra gente». Il porporato che ha incontrato volontari e forze dell’ordine al termine della Messa nella chiesa di Lampedusa ha proseguito: «Siete espressione di umiltà perchè non cercate le luci dei riflettori, della dedizione perchè non lavorate a intermittenza ma giorno dopo giorno e di sacrificio perchè lavorate sempre con questo spirito anche a rischio della vostra vita», aggiungendo: «vorrei che le giovani generazioni, e non parlo di quelli di Lampedusa, avessero molto più davanti ai loro occhi l’esempio di chi come voi si dedica con umiltà al bene altrui perchè da senso profondo alla propria esistenza».  Ha poi ringraziato «da parte dei vescovi» le forze dell’ordine e i volontari «per la vostra presenza non solo in questo periodo di emergenza ma sempre in qualunque circostanza».

A Lampedusa il presidente della Cei ha incontrato anche i 20 operatori della sede siciliana dell’Inmp, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, che ha sede all’Ospedale Civico di Palermo.
Nella chiesa madre di San Gerlando, i medici, gli infermieri e i volontari dell’Inmp, accompagnati dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Civico, Carmelo Pullara, e dal commissario straordinario dell’Inmp nazionale, Cettina Mirisola, hanno partecipato alla messa celebrata dal cardinale Bagnasco e all’incontro che il presidente della Cei ha avuto con le organizzazioni di volontariato e le forze dell’ordine impegnate nell’emergenza immigrazione a Lampedusa. Il commissario straordinario, Carmelo Pullara, ha sottolineato come «l’impegno profuso a Lampedusa dall’Inmp e dal Civico ha dimostrato che, anche in un momento d’emergenza, siamo in grado di adeguare l’organizzazione sanitaria e d’accoglienza in un progetto di solidarietà come è questo dell’Inmp, voluto dall’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, e finanziato dal ministero della Salute»

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