Non profit

Badge troppo preciso, e la privacy è violata

Troppe indicazioni anagrafiche sui tesserini identificativi ledono il diritto alla riservatezza dei dipendenti pubblici. Il Garante: «Bastano nome e matricola»

di Redazione

Sono un dipendente di una amministrazione locale. Vorrei sapere se i cartellini di identificazione costituiscono una violazione della privacy.
P. B. (Roma)

Risponde Massimo Persotti
L?esposizione di dati anagrafici sui cartellini costituisce un trattamento dei dati personali e, quindi, è sottoposto alla disciplina della legge sulla privacy (la 675/96). Ma quali sono i limiti? Lo spiega Roberto Sciacchitano, difensore civico della Regione Liguria, che ha chiarito il problema intervenendo su un quesito rivolto da un?organizzazione sindacale di operatori sanitari impegnati in ambito ospedaliero. Un cartellino con il nominativo e la foto del portatore è lesivo del diritto alla riservatezza? «Una doglianza non infondata» spiega il difensore civico «l?esigenza di identificazione dell?operatore poteva essere realizzata in altro modo, come mediante la esposizione del numero di matricola o del solo prenome e reparto». Il direttore generale della struttura ospedaliera obiettava che la legislazione regionale impone la indicazione del nominativo. Una tesi non sostenibile, secondo Sciacchitano, visto che le norme incompatibili con la legge sulla tutela della privacy vanno considerate abrogate.
La questione è stata portata all?attenzione del Garante che ha sciolto ogni dubbio lo scorso dicembre. Giacché l?esposizione di dati anagrafici sui cartellini identificativi – spiega il garante – costituisce un trattamento dei dati, va applicata la legge vigente. Ciò significa che l?apposizione dei dati deve essere idonea a consentire l?identificazione ma non a divulgare i dati personali. È possibile pertanto esporre ?un nome, numero o sigla identificativi che già da soli possono permettere un agevole esercizio da parte dell?utente o del cliente dei loro diritti?. Elementi identificativi eccedenti la finalità non possono essere diffusi. E l?ospedale si è subito adeguato. I nuovi cartellini adottati contengano solo la foto ed il numero di matricola dell?operatore. E questo indirizzo dovrà essere seguito non solo dagli altri rami della pubblica amministrazione ligure, come assicura Sciacchitano, ma anche nel resto del nostro Paese.

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