Politica

Badanti: sanatoria in arrivo, ma non per tutte

Nel piano Sacconi-Carfagna potrebbero rientrare soltanto coloro che assistono ultrasettantenni, disabili o non auto-sufficienti. In totale dunque, circa 50mila (stime del Viminale) delle 400mila colf che hanno fatto domanda d'ingresso nell'ultimo decreto

di Riccardo Bagnato

Sì alla regolarizzazione della badanti, ma solo per poche. Nel progetto di un’ipotetica sanatoria “ristretta” potrebbero rientrare soltanto coloro che assistono ultrasettantenni, disabili o non auto-sufficienti. In totale dunque, circa 50mila (stime del Viminale) delle 400mila colf che hanno fatto domanda d’ingresso nell’ultimo decreto flussi.

E’ ancora tutto in itinere, ma al momento i ministri del Welfare, Maurizio Sacconi e delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, sulla regolarizzazione delle assistenti familiari sembrano aver concordato un testo, che pone paletti appunto ben precisi. E che, nel caso l’accordo dovesse permanere e non ci fossero ostacoli posti dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, da sempre dichiaratamente contrario a qualsiasi operazione di sanatoria, potrebbe essere presentato al prossimo consiglio dei ministri sotto forma di emendamento al disegno di legge sulla sicurezza.

Il Viminale intanto ha già messo le mani avanti, dicendo che “la definizione delle categorie” nella proposta di regolarizzazione elaborata dai ministri Sacconi e Carfagna “è troppo generica e c’è l’eventualità che arrivino migliaia di ricorsi da parte di chi ha presentato richiesta di permesso e viene invece escluso pur avendo i requisiti”.


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