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Bada a come parli: le parole (giuste) del non profit

Un nuovo podcast per le abbonate e gli abbonati di VITA: quello in cui si spiegano o, spesso, si rispiegano i vocaboli essenziale del sociale, della sostenibilità e dell'ambiente. In dialogo con una serie di protagonisti ed esperti di questi temi, analizzeremo l'etimologia di alcuni termini, ricorderemo l'uso corretto di altri, segneremo con la matita blu i sostantivi usati male o in un contesto sbagliato. Nel primo episodio, il sociologo Flaviano Zandonai parla di "Non Profit e Terzo settore". Ascolta

di Giampaolo Cerri

Rispieghiamo “non profit” per chi non c’era, si potrebbe dire. Lo facciamo con le voci giuste, in un podcast che abbiamo voluto chiamare Bada a come parli.

Quello che parte oggi, nella piattaforma di VITA, riservato quindi alle abbonate e agli abbonati (qui si può abbonare chi non lo fosse ancora) per i quali è prodotto in esclusiva, è un piccolo viaggio di competenza linguistica fra le parole del sociale, dell’ambiente, della sostenibilità più in generale.

Da un’idea del direttore di VITA, Stefano Arduini, costruito e realizzato da chi scrive, questo podcast vuole essere l’occasione di riprecisare il contenuto di alcuni termini, usati frequentemente nel discutere di questi temi.

Parole talvolta malintese, vocaboli creduti sinonimi, espressioni usate in contesti non adeguati.

Lo facciamo con l’ausilio di esperti della materia, studiosi, specialisti, tecnici alto valore e di lunga esperienza nei campi ai quali parole, vocaboli, espressioni si riferiscono.

Per esempio, in questo primo episodio, con l’ausilio di Flaviano Zandonai, sociologo che si occupa del centro studi di Cgm, affrontiamo la dicotomia non profit-Terzo settore, se esiste, cercando di capire che cosa è meglio usare e quando.


Certamente impareremo che “no profit”, in luogo di non profit, davvero non si può più leggere né ascoltare: è un errore da matita blu.

Come è stato scritto tante e tante volte, ormai quasi allo sfinimento: non profit viene da not for profit, il che significa “non per profitto” ma non “senza profitto”: il profitto, se c’è, perché talvolta è anche la misura dell’efficienza di un’impresa, anche sociale, ma non viene redistribuito.

Dall’alto, in senso orario: Elena Zanella, Laura Milani, Paolo Venturi, Filippo Addarii, Flaviano Zandonai e Rossella Sobrero

Nei prossimi episodi baderemo a come parlare con Paolo Venturi, direttore di Aiccon Research, con cui parleremo appunto di “no profit/non profit” di “amministrazione condivisa e coprogettazione”; con Rossella Sobrero di Koinetica e fondatrice del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, con cui affronteremo “Esg e Csr”; con Elena Zanella, fundraiser e scrittrice, con cui parleremo di “fundraising, raccolta fondi”, con Filippo Addarii fondatore di PlusValue, con cui affronteremo il trinomio “finanza etica, finanza responsabile e finanza a impatto”, Laura Milani, presidente Cnesc, con cui ci soffermeremo su “volontariato e servizio civile”, quindi di nuovo Zandonai, che ci parlerà di “impresa sociale e cooperazione sociale”. A seguire, molti altri ospiti ancora.

Questo è comunque un podcast aperto: se avete curiosità lessicali da soddisfare, su cosa significhi quella parola o se sia meglio usare quell’altra, scrivetemi qui.

Stay-tuned, con VitaPodcast

Ascolta l’episodio n. 01 – Non Profit/Terzo Settore con Flaviano Zandonai.

L’illustrazione di apertura è di Matteo Riva e Antonio Mola.


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