Famiglia
Baby schiavi: l’Africa ne conta 200 mila l’anno
Il presidente dell'Unicef Italia: la vicenda della nave al largo del Benin e' solo la punta di un iceberg
di Redazione
?Almeno duecentomila bambini ogni anno in Africa Occidentale sono oggetto di traffici illeciti?. Parola di Giovanni Micali, presidente dell’Unicef-Italia, secondo il quale la triste vicenda dei 250 baby schiavi al largo del Benin non e’ che la punta di un iceberg. Il traffico di bambini nell’Africa Occidentale ”e’ un drammatico problema – afferma Micali – stimiamo che coinvolga almeno 200 mila bambini l’anno, 100 mila solo nel Benin. Altri stati interessati sono Togo e Ghana. Una volta sottratti alle famiglie questi bambini vengono trasferiti in Nigeria, Gabon, Costa d’Avorio, Paesi relativamente piu’ ricchi dove vengono utilizzati in gran parte come lavoratori domestici a basso costo o lavoratori nelle piantagioni”.
”Da almeno tre anni – sottolinea ancora il presidente di Unicef Italia – c’e’ una mobilitazione contro questo fenomeno sia da parte dei governi sia della stampa locale. E’ stato denunciato ripetutamente ma ha trovato poco ascolto. I governi interessati si sono anche appositamente riuniti due anni fa. Il governo di Gabon, ad esempio, ha esplicitamente parlato di schiavitu’ nel suo Paese. Nel Benin poi si sono formati 215 comitati locali per un’azione di sorveglianza sul territorio contro il traffico dei bambini che solo lo scorso anno ha permesso la liberazione di tremila di loro. L’Unicef sta finanziando questi comitati e realizzando centri di accoglienza per ragazzi liberati”.
”Sull’intera vicenda – aggiunge il presidente dell’Unicef-Italia – pesa enormemente la malavita che dispone di mezzi e strumenti certamente migliori rispetto ai governi locali e tali da rendere possibile la sostituzione di una nave con un’altra?.
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