Non profit

Baby padani crescono, soprattutto in Umbria

«E ora stiamo sfondando anche nelle scuole», rivela il coordinatore del Movimento, Paolo Grimoldi

di Daniele Biella

Leghisti non si nasce, si diventa. Da giovanissimi. E sempre più in massa, a giudicare dal boom di nuovi iscritti al Mgp, Movimento giovani padani: più 33% in soli due anni. «Eravamo in 33mila nel 2008, oggi siamo 44mila. L’incremento maggiore l’abbiamo avuto in Umbria, e il nuovo terreno di conquista è la scuola», rivela Paolo Grimoldi, 35 anni, coordinatore del Movimento fin dalla sua nascita nel 1999, e giovanissimo deputato della Lega Nord fin dal 2006.
Vita: Dov’è più radicato il Movimento giovani padani?
Paolo Grimoldi: Come numero totale di iscritti, in Lombardia. In proporzione agli abitanti, i risultati migliori arrivano invece dalle province di Imperia, Cuneo, Verona, Brescia, Reggio Emilia. Ma il vero dato eclatante è dell’Umbria: abbiamo fondato il Mgp umbro solo un anno fa e alle ultime elezioni regionali il coordinatore del gruppo è diventato consigliere. Oggi, dopo 11 anni di lavoro, copriamo tutte le province da Bolzano a quelle umbre, organizzate su una struttura federale.
Vita: Qual è l’identikit del “giovane padano”?
Grimoldi: Ha tendenzialmente tra i 16 e i 32 anni, ma a volte anche 15 o arriva fino a 35, come nel mio caso. Può scegliere se essere un semplice sostenitore oppure un militante, con qualche dovere da compiere se vuole poi aspirare a cariche nel direttivo. Entra in contatto con il Movimento anche attraverso i suoi sottogruppi: il Mup – Movimento universitario padano, che soprattutto al Nord sta raccogliendo consensi laddove prima c’erano solo liste di sinistra e di Comunione e liberazione, e l’Msp – Movimento studentesco padano, che da sei anni a questa parte ha portato la Lega nelle scuole superiori con ottimi risultati, a volte raggiungendo l’86% dei consensi. Questi ragazzi diventano rappresentanti d’istituto creando liste dai nomi fantasiosi, come «Viva la birra», «La nebbia» o «Evergreen», e vengono spesso votati a prescindere dalla politica, magari perché sono dei piccoli leader nelle proprie compagnie scolastiche. Resta comunque il fatto che, come dimostrano i dati di Renato Mannheimer, oggi la Lega Nord è il partito che più pesca tra i ragazzi. I giovani si avvicinano alla politica puntando su ideali e valori, e noi siamo rimasti gli unici a saper parlare loro di questi valori. Con poche chiacchiere ma tanti fatti.
Vita: Con quali temi l’Mgp attira i giovani? Non parlerete loro di sicurezza…
Grimoldi: I temi principali sono il lavoro, i fondi per il diritto allo studio, l’abolizione del valore legale del diritto di studio, dato che, per esempio, il “pezzo di carta” ha lo stesso valore a Milano, dove ti laurei solo se studi, e a Napoli, dove a volte ci riesci anche senza sapere il congiuntivo.
Vita: Ci sono immigrati nel Movimento?
Grimoldi: Certo, ci sono dei ragazzi di origine extracomunitaria che hanno la cittadinanza e che la pensano come noi. Un esempio? Il sindaco di Viggiù, in provincia di Varese, che è di colore.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA