Sostenibilità

B Corp non si nasce, si “ridiventa”

Dopo essersi certificata una prima volta nel 2020, Danone Italia ha ottenuto il riconoscimento attribuito da B Lab anche per il prossimo triennio. Per le aziende, la sostenibilità si presenta sempre più come un percorso a tappe verso lo sviluppo responsabile

di Nicola Varcasia

Danone Italia ha annunciato di aver ottenuto la ricertificazione B Corp. Il riconoscimento, raggiunto con il supporto di Nativa, società specializzata in questi percorsi, arriva dopo averlo ottenuto per la prima volta nel 2020. Per l’azienda, che ha lo chiarito in una nota, questo significa poter affermare di essere in prima fila tra le imprese che credono nel processo di trasformazione del sistema economico verso un paradigma più sostenibile e rigenerativo, in grado di conciliare il valore economico con il perseguimento del benessere collettivo, sia dal punto di vista ambientale sia sociale. È un passaggio che si è aggiunto ad un altro traguardo raggiunto da Danone in Italia, quello di diventare una società Benefit, impegnata – anche legalmente – a bilanciare gli interessi economici aziendali con i benefici sociali per le persone, le comunità e il pianeta.

Fabrizio Gavelli, presidente e amministratore delegato di Danone Italia e Grecia ha commentato: «La ricertificazione B Corp è il riconoscimento del nostro impegno in questo percorso e della qualità del lavoro delle nostre persone, oltre che la conferma dell’impegno forte, tangibile e misurabile della nostra mission. Questa ricertificazione, non solo evidenzia i principali risultati raggiunti in termini di impatto sociale e ambientale, bensì rappresenta un ulteriore punto di partenza per migliorarci sempre e stimolare il mercato, la nostra catena del valore, partner e competitor a fare altrettanto, alzando sempre più l’asticella dell’eccellenza per migliorare il nostro impatto sull’ambiente e la società». Proprio in tema di sostenibilità, l’azienda ha dato vita negli ultimi anni al progetto Zero al cubo” pensato per mettere in evidenza il progresso dei risultati del proprio impegno nella riduzione degli sprechi alimentari, degli imballaggi in natura e delle emissioni di Co2. Attualmente, dichiara l’azienda nella nota, il 70% dei ricavi aziendali di Danone nel mondo, quindi a livello globale, è certificato B Corp. L’ambizione del Gruppo è di essere completamente certificata B Corp entro il 2025.

Quanto al movimento B Corp, una delle caratteristiche di questo sistema è che la certificazione non è il compimento di un percorso di sostenibilità, bensì il punto di partenza. Tutte le aziende sono infatti chiamate a ricertificarsi ogni tre anni e, con l’evolversi degli standard B Corp, a sviluppare piani di miglioramento continuo delle loro performance ambientali e sociali. Naturalmente, per un’impresa non è obbligatorio certificarsi B Corp o diventare Benefit per poter perseguire le finalità di responsabilità sociale che ritiene connaturate allo sviluppo sostenibile del suo business. Il dibattito è aperto. Così come la regolamentazione sulle dichiarazioni non finanziarie a cui un numero sempre maggiore di aziende sarà tenuta a compiere con l’entrata in vigore della nuova normativa europea sulla sostenibilità.

Foto di Delyth Williams da Pixabay

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