Non profit

Azzardo: RaiSport inciampa su una slot

Il decreto per il divieto di pubblicità del gioco d'azzardo è appena arrivato, ma a RaiSport non se ne sono accorti. È davvero incredibile, spiega a Vita Remigio De Grosso, vice presidente del Consiglio Nazional degli Utenti -Agicom, che «nel momento in cui molti enti territoriali sono impegnati nella guerra alle slot machine, arrivi l'idea balzana del neo Direttore di Raisport Gabriele Romagnoli di simularne il funzionamento in studio»

di Marco Dotti

Il decreto per il divieto di pubblicità del gioco d'azzardo è appena arrivato, dopo mesi di stallo, ma a RaiSport non se ne sono accorti o non se ne fanno una ragione. Dietro l'apparente ingenuità di una "slot per il calciomercato" (o qualsiasi cosa fosse) si rivela l'assoluta distanza dalla realtà, anche dalla realtà sportiva, del servizio pubblico pagato con il canone dagli italiani. Ecco ciò che è andato in onda su RaiSport:



https://www.youtube.com/watch?v=CLExl7kHYZc

È davvero incredibile il fatto, spiega a Vita Remigio De Grosso, vice presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti – AGCOM e vice presidente del Comitato Media e Minori del Mise, che «nel momento in cui molti enti territoriali sono impegnati nella guerra alle slot machine, l'idea balzana del neo Direttore di Raisport Gabriele Romagnoli di simularne il funzionamento in studio. Non si scherza su queste cose, soprattutto sul servizio pubblico radiotelevisivo».

Remigio De Grosso ricorda poi che «il servizio pubblico radiotelevisivo, come diceva il grande Ettore Bernabei, dovrebbe fare programmi che offrano modelli di comportamento con dignità culturale alla portata della gente comune».

Ci attendiamo, prosegue Del Grosso, «un segnale da chi vigila sulla concessionaria (ormai ex), affinchè non abbiano a ripetersi nelle trasmissioni Rai, soprattutto in quelle sportive seguite da tanti giovani, atteggiamenti pericolosi che rasentano l'incitamento a scommettere su tutto, perfino a volte anche sulla propria vita».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.