Non profit

Azzardo. Osservatorio Giochi: urge convocarlo subito per il bene di tutti

Una stima del 2018 compiuta dall'Istituto Superiore di Sanità individua infatti una popolazione di circa 5 milioni e 200 mila giocatori abitudinari. Che cosa accadrà quando riapriranno sale scommesse e sale slot? Pubblichiamo la lettera di quattro membri dell'Osservatorio che chiedono al suo Presidente, Giovanni Rezza, la convocazione

di Maurizio Fiasco, Daniela Capitanucci, Onofrio Casciani e Aniello Basiliche

Il grande pubblico lo ha conosciuto in questi mesi. L'infettivologo Giovanni Rezza, oltre che uno stimato medico e scienziato è Direttore Generale della Prevenzione. Ma soprattutto è Presidente dell'Osservstorio sul contrasto al Gioco d'azzardo del Ministero della Salute.

Quali sono i compiti dell'Osservatorio? Ricordiamoli: monitorare la dipendenza dal gioco d’azzardo, valutare l’efficacia delle azioni di cura e di prevenzione intraprese; aggiornare, sulla base delle evidenze scientifiche, le linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da patologie legate all'azzardo: valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave: esprimere i pareri sui piani di attività per il contrasto dei disturbi del gioco d'azzardo presentati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.

Importante, dunque, che l'Osservatorio, soprattutto in una fase delicata come questa possa svolgere i propri compiuti per valutare, indagare, comprendere e monitorare azioni intraprese e da intraprendere a tutela della salute pubblica e per il bene di tutti. Ecco perché pubblichiamo una lettera – che riteniamo davvero importante – di quattro membri dell'Osservatorio che chiedono al suo Presidente di convocarlo quanto prima. Per iniziare un'attività fondamentale, per il bene e la salute di tutti.

* * *

Illustre Presidente, Si rivolgono a Lei quattro componenti dell'Osservatorio sul contrasto al gioco d'azzardo per richiedere che l'organismo si riunisca quanto prima, a cinque mesi dall'ultima proficua e accurata seduta dei giorni 30 e 31 gennaio scorsi.

Comprendiamo molto bene le difficoltà che hanno impedito i lavori dell'organismo, ma non di meno riteniamo urgente che l'Osservatorio dibatta con molta attenzione lo scenario che si va delineando sui rischi di salute connessi alle pratiche di gioco d'azzardo, nella popolazione in generale e in quella che presenta già profili di rilievo per il Servizio Sanitario Nazionale. L’attuale abbondante disponibilità di sistemi telematici, insieme alla piattaforma sperimentata già in passato dall’Osservatorio e prevista nel suo regolamento, potrà consentire agevolmente tale adunanza in sicurezza.

Appare infatti di estrema urgenza che l'Osservatorio da Lei presieduto valuti – anche in forma sintetica – quanto è accaduto per effetto diretto o indiretto delle misure di contenimento della pandemia per Covid-19 all'insieme della popolazione coinvolta nelle patologie correlate al consumo delle varie modalità di gioco d'azzardo.

Nell'esperienza dei qualificati colleghi che abbiamo consultato informalmente, nell'ambito dei nostri enti e associazioni, la chiusura della gran parte delle porte d'accesso alle pratiche di gambling ha prodotto effetti certamente positivi per molti pazienti, che hanno avuto la remissione del sintomo di Disturbo da Gioco d'Azzardo (DGA) sì da generare adesso delle grandi opportunità di fuoriuscita da una condizione patologica acuta: con la presa in carico da parte dell'insieme di servizi preposti alle terapie.

Vi è da aggiungere che in questi mesi l'offerta di assistenza per le persone con quadro clinico di DGA ha potuto continuare a incontrare i pazienti in proporzioni assai ridotte (forse non più del 30 per cento, tra SerD, Privato sociale e Professionisti). Ne consegue dunque che "remissione spontanea del sintomo" non coincide con fuoriuscita dall'addiction. Ed ecco il punto della nostra richiesta di riunione urgente dell'Osservatorio affinché si proceda a una valutazione dell'impatto che su tale fase di possibile, auspicabile transizione alla salute avrebbe la riapertura degli oltre 250mila punti di distribuzione del gioco d'azzardo nel nostro Paese.

Una stima del 2018 compiuta dall'Istituto Superiore di Sanità individua infatti una popolazione di circa 5 milioni e 200 mila giocatori abitudinari, dei quali oltre un milione e mezzo con Problematic Gambling (secondo i criteri del DSM-5). Si può dunque, in sede di Comitato tecnico-scientifico, considerare solo gli aspetti di "distanziamento fisico" e di "sanificazione" per pervenire alla stima del rischio sanitario? Evidentemente no, perché si presenta un profilo di rischio per la Salute molto più vasto e complesso.

In primo luogo, colpisce l'asimmetria tra la lenta e ridotta ripresa di attività dei servizi specialisti di terapia delle dipendenze e la paventata velocità di riapertura di sale, punti di distribuzioni, piattaforme tecnologiche che nel 2019 hanno gestito ben 110 miliardi e mezzo di consumo di gioco d'azzardo (cui corrispondono almeno 120 milioni di giornate-uomo impegnate nel gambling).

In sostanza la macchina dell'azzardo ad alta frequenza farebbe da contraltare una rete di servizi di prevenzione e cura della dipendenza funzionante a bassa frequenza. In secondo luogo, la Medicina delle Dipendenze ha sempre messo in guardia sui gravi danni che provoca la ricaduta nell'abuso sia di sostanze e sia di gioco d'azzardo in quanti abbiamo avuto la remissione del sintomo o abbiano seguito un percorso terapeutico.

In terzo luogo, rammentando che la salute e i suoi determinanti secondo l’OMS constano anche di benessere socioeconomico, si rappresenta che da un lato per molti giocatori problematici il Covid ha coinciso con improvvisa perdita o riduzione del reddito e che, dall’altro lato, anche per il complesso della popolazione rilanciare il gioco d’azzardo in questo momento aumenterebbe il rischio di depauperare le famiglie.

Sono note peraltro le distorsioni cognitive innescate dai richiami all’azzardo, alle vincite illusorie: ancor più perniciose nella specifica situazione dell’Italia in depressione economica. Infine (ma non ultima per importanza) va sottolineata la scelta di porre il baricentro della trattazione della questione nel ministero della Salute, con una ragionevole gerarchizzazione della rilevanza degli interessi: prima la persona e la sua salute, quindi le entrate fiscali dello Stato e solo dopo gli interessi economici delle società del settore.

Illustre Presidente, i sottoscritti confidano molto nella Sua sensibilità, ben conoscendo i meriti scientifici e il grande apporto che la Sua persona ha arrecato affinché il nostro Paese si salvasse dalla tragedia della pandemia del Covid. Con i sensi della più alta stima I componenti dell'Osservatorio:

Firmato:

Maurizio Fiasco, presidente di Alea – Associazione scientifica per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio

Daniela Capitanucci, presidente onorario dell'Associazione di promozione sociale AND – Azzardo e Nuove Dipendenze

Aniello Baselice, dirigente medico Dipartimento Dipendenze ASL Salerno

Onofrio Casciani, presidente SITD (Società Italiana Tossicodipendenze) sezione Lazio

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.