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Azzardo, lo stop alla pubblicità in Aula grazie ai 5 Stelle
I grillini sfruttando l'art. 24, comma 3 del regolamento della Camera "costringeranno" il Parlamento a discutere tutte le proposte sul tema, anche quelle non a firma 5Stelle. Vincendo così anche gli ostruzionismi più silenziosi
di Marco Dotti
Abolire la pubblicità del gioco d'azzardo si deve e si può. Proposte concrete e molto pratiche sono arrivate nelle scorse ore dall'Intergruppo Parlamentare contro il gioco d'azzardo e dal Movimento 5 Stelle. Per essere praticabili, oltre che pratiche, devono però essere messe nel calendario di voto di Camera e/o Senato. "Calendarizzate": si dice così in gergo. E qui iniziano i primi, silenziosi e striscianti ostruzionismo. A questi ostruzionismi il Movimento 5Stelle risponde mettendosi a disposizione per calendarizzare i progetti – quelli seri, non quelli scritti per conto lobby o conto terzi.
"Calendarizziamo subito tutti i progetti di legge per vietare la pubblicità del gioco d'azzardo!" Ecco la chiamata del Movimento 5 Stelle (in foto il deputato Luigi Di Maio) "per tutte le associazioni ed i cittadini che vogliono raggiungere il loro obiettivo -vietare la pubblicià dell'azzardo – e non perdersi in chiacchiere.
Tecnicamente la questione è rilevantissima e a suo modo rivoluzionaria.
Il Movimento 5 Stelle, come gruppo d'opposizione, ha infatti diritto tramite l'art. 24, comma 3 del regolamento della Camera a portare in aula proposte di legge di parte e ha deciso di mettere a disposizione questo spazio di democrazia parlamentare per tutte le proposte di legge che mirano all'abolizione della pubblicità sul gioco d'azzardo. Legge richiesta a gran voce da tutte le associazioni che lottano contro la piaga dell'azzardo-patia che riguarda quasi 1 milione di persone in Italia.
Verrà quindi subito calendarizzata non solo la proposta di legge depositata dal del Movimento 5 Stelle ma anche analoga e trasversale e sottoscritta da altri parlamentari.
L'azzardo è vietato ai minori di 18 anni, mentre la pubblicità -assurdamente- è consentita. Il 51% dei minorenni (dati Nomisma 2015) azzarda, un terzo di questi nasconde l'entità delle somme perse ai genitori.
Se decidessero i cittadini, la pubblicità dell'azzardo sarebbe già abolita, come avvenne ben 50 anni fa per le sigarette. Dicono dal M5S: "Siamo in ritardo: la pubblicità va abolita subito. Lo chiedono le tante vittime che hanno iniziato invogliati dai messaggi pubblicitari; lo chiedono le famiglie, le associazioni che si battono per la legalità, la salute e per un altro modello culturale. Il governo con il sottosegretario Baretta a parole ha dichiarato di essere favorevole, è ora di dimostrarlo".
Il Movimento 5 Stelle apre dunque le porte di casa ed è pronto a questo gesto inedito: le proposte di legge per abolire la pubblicità sul gioco d'azzardo che droga la nostra società e l'informazione verranno immediatamente calendarizzate e abbinati alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.
Il primo fuoco di fila dell'insabbiamento è stato aggirato. Ora tutti gli altri parlamentari di ogni forza politica che condividono lo stesso proposito facciano pressione insieme alle associazioni affinchè la proposta diventi legge quanto prima. A settembre si parte!
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