Non profit

Azzardo e Manovra. Fiasco: «piattaforma per ricattare governo, enti locali e parlamento»

Proroghe per tutti, dal superenalotto alle slot, una pericolosa e ambigua "lotteria filantropica" Ma, soprattutto, un dispositivo che legherà le mani agli enti locali su controlli, orari e rispetto delle distanze dai luoghi sensibili. Come? Con il ricatto dell'upgrade tecnologico delle slot machine. Ce lo spiega il professor Maurizio Fiasco

di Marco Dotti

Sono giornate convulse. Ma sono anche giornate piene di indicazioni. Dopo tante parole, si passa ai fatti. E i fatti parlano chiaro: il Governo, che nel patto M5S-Lega aveva messo nero su bianco il proprio impegno per la lotta (vera) all'azzardo ha alzato bandiera bianca.
Peggio di così non poteva finire. Soprattutto perché, negli emendamenti governativi alla Manovra presentati alla Camera, è entrato di tutto: proroghe per la dismissione delle slot machine; una lotteria "filantropica" che verrà, con tutta probabilità, gestita dalle piattaforme di pagamento digitale già in uso ai principali Concessionari del gioco d'azzardo. E, da ultimo, un dispositivo che ha un chiaro scopo: disarticolare la resistenza sui territori alla piaga dell'azzardo.

Lucida e precisa la disamina del professor Maurizio Fiasco, della Consulta Nazionale Antiusura, massimo esperto sul tema:

«È un colpo d'ascia assestato al tentativo di edificare un sistema di regole che rispetti la salute pubblica e l'integrità delle persone. Penso che non si siano resi conto della gravità dell'atto. Nel 2018 il consumo di gioco d'azzardo risulta infatti aumentare ancora. L'emendamento ha quindi un effetto "prociclico": rinforza l'ulteriore crescita dei "giochi". Le lobby dell'azzardo di Stato segnano così due punti, grazie a poche righe partorite dalla dabbenaggine. Il regalo di altri 12 mesi al mondo delle slot che può riportare al numero massimo il "parco macchine". E un'insperata piattaforma per ricattare governo, enti locali e parlamento a varare l'upgrade tecnologico delle slot machine. Il tutto suona così: "ne volete di meno di slot machine, come già deciso in stabilità 2018? Allora dovete lanciare le versioni hi.tech, più performanti e corredate da contratti di franchising per bar e tabaccherie!"».

E che dire della resuscitata "Intesa" tra MEF, Comuni e Regioni? Netto il parere del professor Fiasco: «Già intraducibile in norma per evidente incostituzionalità, diviene adesso un'ipoteca sulla "riforma" dei giochi pubblici d'azzardo che il decreto Dignità ha annunciato. Possono derivare più danni dall'ignoranza che dalla malafede»

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