Cultura

Azione cattolica ambrosiana: valuteremo i candidati su rigore e competenza

“Non basterà la fede a farne dei buoni politici"

di Redazione

Di seguito il comunicato  di Valentina Soncini, presidente Azione Cattolica Ambrosiana:

Siate come le sentinelle, sempre vigili sulle mura della città”: sono le parole di saluto rivolte dal card. C. M. Martini all’AC ambrosiana nel 2002,  da allora ci accompagnano e oggi ci inducono a esercitare la vigilanza nei confronti di un evento specifico: le prossime elezioni regionali e amministrative in diversi Comuni, passaggio che chiede ad alcuni cittadini di fare un passo avanti per servire il bene comune. Come guardare a costoro? Monsignor Giudici invita ad avere alcuni atteggiamenti: da parte della Chiesa rispettare la loro autonomia, incoraggiarla, scommettere con fiducia su chi con spirito libero si espone; da parte di chi si impegna non pretendere di interpretare l’unica posizione possibile da cristiano in politica.

Per una certa analogia tra Chiesa e AC, alla luce di queste parole ritengo doveroso esprimere stima a tutti i soci, alcuni noti altri no a livello diocesano, che con spirito libero, hanno deciso in coscienza di candidarsi. Il passaggio dalla vita associativa all’impegno in politica tramite il riferimento a un partito non è univoco, non appartiene alla sfera dei dogmi, non è assolutamente predeterminato da una scelta associativa. Può essere occasione di confronto anche duro, ma non motivo di reciproche scomuniche.

Auguro a ciascuno non solo di essere eletto, ma anche di sapere trovare le giuste mediazioni per esprimere nella prassi politica i valori e lo stile condivisi e assimilati nella formazione associativa alla scuola del Vangelo. Anche il servizio in politica è via alla santità, deve esserlo.

Ritengo importante e degno di nota che dalle fila dell’AC escano in questo tempo persone che con responsabilità personale assumano impegni laddove molti o abdicano o procedono con secondi fini. Essi sanno benissimo che non basterà la fede a farne dei buoni politici, ci sarà bisogno di intelligenza, competenza, rigore, capacità progettuale, senso dell’insieme, coerenza: su questi punti verranno politicamente valutati, anche da noi.

Desidero infine che l’AC sia sempre anche per loro casa di formazione della coscienza. Invito tutti i soci a porsi con atteggiamento serio, non pregiudiziale, cristianamente ispirato, di fronte alle scelte che ciascuno da cittadino andrà a compiere con il voto, sapendo far proprie le limpide riflessioni dell’Arcivescovo Tettamanzi e dei vescovi lombardi.

 

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