Non profit
Azione Aiuto teme che l’Europa imponga regole inique ai paesi più poveri.
La crisi globale degli investimenti spinge l'Europa ad esercitare forti pressioni sui paesi in via di sviluppo per obbligarli ad aprire ulteriormente i loro mercati.
12 settembre 2003 – Azione Aiuto esprime la sua preoccupazione che i paesi più industrializzati – nella speranza di ridare impulso ai mercati – vogliano utilizzare i negoziati in corso a Cancun per imporre ai paesi in via di sviluppo regole commerciali inique ed obbligarli ad aprire ulteriormente i loro mercati ai beni e ai servizi stranieri e agli investimenti delle multinazionali occidentali.
“Le imprese multinazionali non hanno bisogno di ulteriori accordi che garantiscano i loro interessi, questi sono già difesi a sufficienza da oltre 2200 trattati internazionali bilaterali finalizzati a proteggere gli investimenti esteri” afferma Nicola Borello, Responsabile Area Impresa e Responsabilità Sociale di Azione Aiuto, ricordando che nel mondo esistono oltre 64.000 multinazionali che controllano oltre 870.000 filiali, spesso operanti in paesi dove gli standard normativi a protezione dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente sono inesistenti o scarsamente applicati.
Azione Aiuto sostiene la dichiarazione fatta ieri a Cancun dall’Unione Africana che si oppone fermamente alle richieste europee di ampliare i negoziati del WTO ai temi degli investimenti, condivisa anche da una vasta coalizione di paesi in via di sviluppo.
“L’Europa è oggi più isolata che mai nella pretesa di aprire questi nuovi negoziati – sostiene Jane Acaya, ugandese esperta di politiche commerciali per Azione Aiuto – è inaccettabile che pretendano di mantenere questa posizione quando tutti i paesi in via di sviluppo si stanno opponendo. Devono ascoltarli, rappresentano il 75% della popolazione mondiale.”
Azione Aiuto chiede che l’operato delle multinazionali sia adeguatamente controllato e che, a tal fine, venga creato internazionalmente un quadro normativo — basato sui principali trattati multilaterali in materia di protezione ambientale e dei diritti umani — che vincoli le imprese ad adottare comportamenti socialmente ed ecologicamente responsabili, anche dove le leggi locali non lo impongano.
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Fonti:
http://www.unctad.org/Templates/WebFlyer.asp?intItemID=2412&lang=1
http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2003/01/pdf/chapter1.pdf
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