Cultura

Aziende agricole biologiche: è boom in Italia

Lo rileva un'indagine di Eurispes

di Francesco Maggio

Le aziende agricole biologiche italiane crescono a ritmo serrato. Sono passate dalle 54mila del 2000 alle 80mila del 2004. Secondo i dati forniti dall’Eurispes, contenuti nel Rapporto sui modelli imprenditoriali e le culture del lavoro tra i giovani agricoltori, realizzato in collaborazione con il ministro delle Politiche agricole e forestali, emerge che il 67% degli operatori del settore si concentrano nel Sud dell’Italia, il 12% al Centro e il 21% al Nord. La ripartizione delle attività produttive per aree geografiche vede prevalere al Sud i produttori agricoli mentre al Nord i trasformatori e gli importatori. Le principali colture biologiche riguardano i foraggi e i cereali per il 72,5%, l’olivo e la vite per il 12% e le colture ortofrutticole per il 7,7% della Sau biologica: Superficie Agricola Utilizzata, costituita dall’insieme dei seminativi, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie, orti familiari e castagneti da frutto. Gli italiani si scoprono dunque nuovi “cultori dell’health foods”. Infatti, i consumi di prodotti biologici rappresentano attualmente circa il 5% dell’intero settore alimentare, per un fatturato che ammonta a 1,6 miliardi. Questa fetta di mercato sta progressivamente consolidando un proprio spazio, non più di pura nicchia: il 38% degli italiani sostiene di aver consumato almeno un prodotto in versione biologica, mentre il 23% lo fa regolarmente. I prodotti biologici di gran lunga più diffusi sono: la verdura (17,7%) e la frutta (16,2%); seguono pasta (8,0%), riso/cereali (8,0%), marmellata (7,9%), uova (6,9%) e biscotti (6,8%); le modalità di acquisto di tali prodotti mostrano come si tratti in genere di consumi consolidati, legati ad un acquisto programmato, normale e quotidiano e denotano un’abitudine alimentare, quella biologica, sempre più diffusa. Infatti, appaiono interessanti le potenzialità di sviluppo futuro nel breve-medio periodo: il 47,5% degli italiani è disponibile ed intenzionato ad acquistare prodotti biologici, con una crescita netta di quasi dieci punti percentuali rispetto ai consumi attuali.

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