Welfare
Avvocati senza fini di lucro? Sì, ma…
E' possibile fondare un'associazione per la tutela legale degli svantaggiati e prevedere retribuzioni.
Sono un avvocato e con altri colleghi vorrei costituire un?associazione onlus che si occupi esclusivamente della consulenza e assistenza legale a persone svantaggiate. È possibile fondare un?organizzazione senza scopo di lucro formata da soli avvocati. Se sì, il lavoro professionale fornito dai soci-avvocati può essere retribuito? In che modo? Gli avvocati-soci devono risultare dipendenti dell’associazione o possono avere con la struttura un rapporto libero professionale?
M.F.A. (email)
Il quesito si compone di due parti. Inizio dalla seconda, dove si chiede se sia possibile retribuire il lavoro dei soci. Sì a due condizioni: che l?associazione non sia un?organizzazione di volontariato e che i corrispettivi non siano superiori a quelli stabiliti dalle tariffe professionali, come riportato dalla Circ 168E del 1998. Gli avvocati soci possono essere assunti o avere un rapporto libero professionale, in quanto non vi è alcun problema su questo fronte a livello di normativa onlus. Il problema può porsi sulla prima parte del quesito, in quanto il nocciolo della questione è se l?assistenza legale a persone svantaggiate possa dirsi attività ?da onlus?.
Si potrebbe ritenere di far rientrare l?attività nel settore ?tutela dei diritti civili?, riportato numero 10, lettera a), comma 1, del DLgs 460/97. L?unico dubbio è legato a una risoluzione (70 del 2002) che nel caso di un?associazione onlus che gestiva esclusivamente case di riposo ha ravvisato un?attività di prestazione di servizi, organizzata in forma d?impresa, e ?come tale riconducibile tra le attività commerciali di cui all?art. 51 del Tuir?; l?Agenzia ha concluso ritenendo che ?l?associazione istante debba essere qualificata come ente commerciale?.
Alla luce di tale pronuncia, credo che se si intraprende un?attività esclusiva di assistenza professionale, organizzata – per forza di cose – in forma d?impresa, possa sussistere qualche rischio di non essere considerati neppure ente non commerciale. Altra cosa è se in un ente ?tranquillamente? onlus, si intenda iniziare un?attività come quella descritta, quindi non in via esclusiva e comunque di supporto all?attività principale.
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