Welfare

Avvocati di strada: in aumento i “clienti” italiani

Crescono sia il numero delle pratiche aperte che i problemi dei cittadini autoctoni

di Gabriella Meroni

Crescono le pratiche riguardanti cittadini italiani che partono dai tavoli dei volontari di Avvocato di Strada, l’associazione non profit che offre assitenza legale ai senza fissa dimora. Il dato emerge dal convegno I diritti al tempo della crisi in seno al quale l’associazione ha presentato il rapporto annuale delle proprie attivita’.

“Durante il 2011, – afferma Antonio Mumolo (in foto), presidente e fondatore di Avvocato di Strada – sono state aperte dai nostri avvocati volontari 2360 pratiche. Nei dodici mesi precedenti le pratiche erano state 2212: un incremento dovuto a fattori diversi, fra cui senza dubbio la crisi economica che ha indebolito ulteriormente categorie gia’ fragili e ne ha create di nuove”. Dai dati globali emerge una prevalenza delle persone di origine extra-comunitaria (1392 pratiche, il 59% del totale), ma sono ancora in crescita gli italiani, che sono stati 732, pari al 31% del totale: erano stati 395 nel 2008. In crescita anche il numero delle pratiche che riguardano donne finite in strada e che sono state 779, pari al 33% del totale.

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