Avviso di pagamanto: Europa, abbi paura

Pagina 30 de “La Repubblica” di oggi, si legge: “Non c’è futuro nel terrorismo”. Non è un articolo, ma un avviso di pagamento. Qualcuno, cioè, ha pagato per quello spazio pubblicitario. Chi?

Da quanto afferma la Esag Foundation sul proprio sito (www.esag.info), autrice dell’avviso, simili comunicati sono apparsi un po’ ovunque in Europa, sui maggiori quotidiani nazionali, in più di 20 lingue. E cosa dicono? “L’Unione Europea ci ha uniti politicamente. Ci unirà anche nella lotta al terrorismo?” e, dopo aver elencato quanto è stato fatto sinora e quanto, invece, c’è ancora da fare, conclude per l’appunto con: “Non c’è futuro nel terrorismo”. Firmato, Esag Foundation.

D’altra parte l’obiettivo della Fondazione è proprio quello di allertare l’opinione pubblica, agevolare la presa di coscienza sulla pericolosità del terrorismo, e smascherarne le menzogne. Il 34% degli attentati di tutto il mondo, avverte la stessa Fondazione, infatti, ha avuto luogo in Europa. Non c’è da scherzare.

Ma da dove viene Esag Foundation? E’ nata dopo l’11 settembre 2001 “da un gruppo da diversi talenti, costituito da professionisti europei universitari e della comunicazione, coordinati da” un non precisato “Comitato Consultativo Pubblico di sei paesi europei”.

La cosa diventa ancora più strana, però, quando alla sezione “chi siamo” del sito si dice: “Il consiglio d’amministrazione attuale rappresenta sei paesi diversi” – e ci siamo – “ciascuno dei queli ha un percorso professionale distinto. Si riuniscono regolarmente e lavorano in funzione di un modus operandi preciso”. Cioè?

Incuriositi, abbiamo telefonato al numero a disposizione sul sito: segreteria telefonica.
Morale: comprensibile, per chi intende contribuire a sconfiggere il terrorismo tanta riservatezza, ma vista la posta in gioco, non so voi, ma io non ho capito chi sono. Tanto che alla fine l’unico messaggio chiaro è: abbiate paura. Con tutto il rispetto per la paura, preferisco Giovanni Paolo II: sapevo chi era e, al contrario, ci esortava a non averne.

…to be continued