Welfare

Avanzano i lavori del Centro di Cardiochirurgia in Camerun

Attesi a giorni i container contenenti le componenti degli impianti del Centro di Cardiochirurgia che Cuore Fratello e i suoi partner stanno realizzando a Shisong

di Associazione Cuore Fratello

Arriverà il 21 ottobre a Douala la terza spedizione di container contenenti materiale per l’impiantistica del Centro di Cardiochirurgia di Shisong, destinato principalmente ai bambini, che Cuore Fratello sta realizzando insieme alle Suore Terziarie Francescane di Bressanone e all’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo.

 

Nell’attesa che il Centro diventi operativo, i casi più urgenti vengono fatti arrivare a gruppi in Italia, operati al Policlinico San Donato, e accolti nelle Case di Ospitalità di Cuore Fratello. Dall’aprile 2003 sono già stati curati 108 bambini ed è arrivato da pochi giorni il 15° gruppo di pazienti.

Mentre si provvede a dotare il Centro delle necessarie attrezzature tecnologiche per la chirurgia, a San Donato si sta ultimando la formazione del personale camerunese, che garantirà lo svolgimento delle attività mediche e chirurgiche previste a Shisong.

Al suo completamento, previsto per aprile 2009, il Centro sarà in grado di effettuare almeno 100 interventi di cardiochirurgia all’anno, oltre ad almeno 300 diagnosi ed interventi di emodinamica.

 

L’estate 2008 ha visto grandi progressi: da luglio a settembre, sotto la rigorosa supervisione di Sister Appollonia, responsabile in loco del Progetto Camerun, e di Javier, ingegnere direttore dei lavori, una spedizione di tecnici ha proseguito le installazioni; è stata conclusa la prima parte dei lavori che riguarda le tubature del corpo centrale per i gas medicali e l’impianto elettrico procede ad un buon ritmo, con la cablatura della struttura.

Dopo le spedizioni di materiali per gli impianti di giugno, luglio e metà settembre, un’altra nave è partita a inizio ottobre, con componenti del condizionamento, gli impianti prefabbricati antincendio, alcuni componenti dell’impianto idraulico, le unità di gestione dell’aria, i generatori ed i trasformatori. A novembre e dicembre partiranno le ultime due spedizioni.

Nel frattempo gli operai locali, istruiti dai tecnici e guidati di Sister Cèline e Anacletus, i due capo-cantiere, stanno costruendo i locali per i quadri elettrici e posano tubi per il passaggio dei cavi. Continuano inoltre i lavori per rifinire la struttura: i controsoffitti sono stati quasi tutti terminati, così come i pozzi neri e le grondaie, le ringhiere sono state montate e verniciate, già alcune porte e finestre sono state applicate, persino lo spiazzo davanti all’ingresso è stato piantumato…insomma il Centro sta pian piano assumendo la sua fisionomia finale.

Nei prossimi mesi si procederà in parallelo al completamento delle installazioni impiantistiche e per ultimo si attrezzerà la struttura con le componenti medicali.

 

 

Il Progetto è stato possibile grazie anche ai significativi contributi economici di alcuni enti e associazioni, come la Fondazione Aiutare i Bambini che ha contribuito in massima parte alla realizzazione del Centro, finanziando un generatore elettrico e la messa in opera degli impianti idraulici necessari al funzionamento dell’intero Centro, oltre agli interventi chirurgici di alcuni bambini.

 


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