Non profit
Autostrade ko e Isoradio new age
La gestione del traffico su ruota in Italia e l'elevato numero di incidenti stradali.
Ricordo che nel 2001 Loyola de Palacio (UE) disse più o meno così: “Stop al trasporto su gomma, bisogna incentivare lo sviluppo del trasporto per ferrovia o shipping”. Parole sacrosante a livello europeo ma in maggior misura per l?Italia dove il trasporto merci ferroviario sta assumendo sempre più dimensioni atrofizzate e dove il numero delle morti su strada ogni anno aumenta, dove per l?automobilista fare un viaggio in autostrada significa, quando si cammina, fare gimcane tra file di camions sempre più grossi che giocano a sorpassarsi anche nei punti più pericolosi, dove la fretta di arrivare per guadagnare un nuovo carico è sempre più pressante. Insomma, non se ne può più di questo pericolo, dell?intasamento nelle autostrade di questi bestioni d?acciaio che si muovono con prepotenza e di statistiche mortali sempre più pesanti. Bene avete fatto a stigmatizzare la provocazione della nuova campagna pubblicitaria di Autostrade Spa. In passato i vari governi non hanno mai fatto molto in proposito, anzi forse hanno fatto proprio il contrario perché sono state date agli autotrasportatori agevolazioni fiscali che erano pure contrarie alla normativa Cee. Un diabolico congegno che spinge il parossismo autostradale con notevole vantaggio per chi percepisce pedaggi, per chi produce gomme, camion, carburante e per chi concede finanziamenti e leasing. Un enorme giro di interessi che non coincidono con quelli del cittadino che vorrebbe invece viaggiare più sicuro e tranquillo.
Giglio Rossi, Genova
Caro Rossi, come non concordare con lei? Viaggiare in questo Paese è impresa sempre più ardua. E la Società autostrade, malgrado i profitti in crescita e gli aulici e perciò provocatori messaggi pubblicitari, non fa davvero nulla per migliorare la situazione. Anzi, neppure informa in maniera corretta. Poche settimane fa (il 16 dicembre), imprigionato per tre ore sul tratto della A1, Reggio Emilia-Modena (causa il rovesciamento di un Tir) mi sono infuriato per la pochezza di informazioni date da Isoradio che si definisce ?Servizio di pubblica utilità?. Ho telefonato in redazione e una collega si è detta amareggiata perché, letterale, ?Abbiamo disposizione di dare le notizie che ci passa società autostrade?! E quali erano queste notizie? Di fronte a un vero e proprio inferno causato dall?incidente avvenuto intorno alle 17, sino alle 19,20 si segnalava una coda di 10 kM (in realtà era superiore ai 20), e solo alle 19,30 il conduttore new age di Isoradio, ammetteva: ?Per chi si mette in viaggio da Milano verso Bologna, la situazione non è delle migliori?. L?avrei preso a calci. Ecco, ogni giorno, più o meno, è così.E poi ce la prendiamo con i tramvieri!
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