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Autostrade: 11 i tratti a 150km/h
Il ministro Lunardi ha fatto appello al senso di responsabilità. Ma l'Asaps ha avanzato dubbi sul rapporto costi-benefici dell'iniziativa.
”Chiedo a tutti un maggior senso di responsabilita’ per evitare incidenti senza sacrificare la legittima possibilita’ di procedere piu’ rapidamente quando si puo’: abbiamo cominciato con la patente a punti, continuiamo ora con il limite di velocita’ a 150 chilometri all’ora nei primi 11 tratti autostradali che lo consentono. E quando dico tutti mi riferisco non soltanto agli automobilisti ma anche alle forze dell’ordine”. Ad affermarlo e’ il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, che, in una intervista a ‘Il Tempo’, spiega di aver appena firmato la direttiva ai gestori autostradali che inaugura il nuovo ‘superlimite’ su 11 brevi tratte autostradali destinate a diventare 14. ”Su un punto -spiega il ministro- credo che anche le forze dell’ordine, e non soltanto gli automobilisti, debbano ancora impegnarsi molto: sull’interpretazione delle norme. Non vogliamo che siano applicate in modo punitivo, ma in maniera intelligente”. D’altra parte, sottolinea Lunardi, ”un automobilista prudente e responsabile che rispetti i segnali e applichi le norme va autorizzato a correre quanto la sua auto gli permette di fare e dove la strada lo renda possibile, perche’ impedirglielo sarebbe ingiustamente positivo o, peggio, irrealistico”.
Intanto va detto che sull’autostrada troveremo i seguenti limiti:
– 130 Km/h limite ordinario,
– 110 quando piove o in caso di maltempo;
– 50 in caso di nebbia con visibilità inferiore a 100 metri;
– 150 nelle autostrade a 3 corsie presegnalate.
L’associazione Amici della Polizia la considera una vera e propria jungla di regole. “Teniamo poi conto che i tratti individuati per il possibile aumento del limite ammontano a circa 500 km su una rete di 6.400, cioè meno del 10% dei percorsi autostradali. Per altro si tratterà quasi sempre di segmenti inferiori ai venti chilometri. Insomma veri coriandoli nel percorso autostradale di centinaia di chilometri, che questi improvvisi e brevi sbalzi di velocità renderanno ancora più pericoloso. Serviranno solo a far “scaldare” il piede agli emuli di Barrichello”, considera il presidente Giordano Biserni che per spiegare i costi- benefici dell’iniziativa governativa fa un esempio.
“Prendiamo un percorso-tipo delle vacanze: Milano ? Rimini, con il tratto iniziale della A1 e quello successivo della A14, totale km 340 circa.
Ebbene i tratti interessati saranno due: Modena Nord ? Modena Sud di km 13,100 sulla A1 e Faenza ? Forlì sulla A14, km 17,200.
Insomma calcolando di percorrere i due tratti alla velocità di 150 anziché 130, si guadagneranno rispettivamente 48 secondi nel tratto della A1 e 62 secondi nel tratto della A14, per totale di un minuto e 50 secondi.
Per quel minuto e 50 secondi guadagnati, si moltiplicherà di molto il rischio.
I 150 non sono solo pericolosi, ma in tratti così brevi, con andature a fisarmonica, anche inutili.Chiunque sia dotato di un normale buon senso, dovrebbe domandarsi se ne vale la pena.Secondo l’Asaps no.
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Ecco i tratti a 3 corsie che probabilmente saranno interessati dai nuovi limiti di 150 Km/h.
Saranno parecchi i tratti interessati:
sulla A1 Milano-Napoli le uscite di Colleferro e Agnani-Fiuggi, tra San Vittore e Caianello, Valmontone e tra Cassino e San Vittore. Sempre sull’A1, 13 Km tra Frosinone e l’area di servizio La Macchia mentre in direzione di Milano, sono previsti 13,2 km tra le uscite Modena Nord e Modena Sud. Sempre al Nord, sulla A14 Bologna-Taranto, i 150 all’ora saranno concessi nei 17,1 km tra Faenza e Forlì e sulla A26 per i 12 km tra Vercelli Est e l’allacciamento con la A4.
Sulla A27 Venezia-Belluno, 10 km tra Treviso Nord e Treviso Sud in entrambi i sensi di marcia. Sulla A30 Caserta-Salerno 2 tratti di 20 km.
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