Politica

Autonomia differenziata, Acli: «Deriva pericolosa, la fermino i cittadini»

Sul ddl approvato ieri in consiglio dei Ministri, interviene duramente il vicepresidente aclista Russo

di Giampaolo Cerri

L’approvazione, ieri, da parte del consiglio dei Ministri, del disegno di legge sull’Autonomia differenziata, registra una dura presa di posizione delle Associazioni cristiane lavoratori italiani – Acli: «Una legge inopportuna e profondamente ingiusta che rischia di aumentare le diseguaglianze tra i territori del paese più ricchi e quelli che fanno più fatica», dice il vicepresidente nazionale Acli, Antonio Russo, «si tratta di una riforma che spingerebbe le regioni a chiedere l’autonomia sulle materie a legislazione concorrente tra cui la sanità, l’istruzione, i trasporti, la cultura, un modo per ampliare ulteriormente la forbice delle diseguaglianze, considerando anche che non c’è alcun investimento e, soprattutto, non c’è ancora nessuna definizione dei Livelli essenziali di prestazioni, le soglie minime di servizi che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale. Si tratta», ha concluso Russo, «di una deriva pericolosissima che va fermata ad ogni costo, anche con una mobilitazione da parte dei cittadini».

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