Economia

Autolinee toscane, ora Cantone vuole vederci chiaro

L'appalto, contestato da alcune realtà cooperative e provvisoriamente assegnato a una società francese, suscita l'attenzione dell'Autorità nazionale anticorruzione, che ha inviato una richiesta ufficiale di chiarimenti alla Regione Toscana. «Un atto dovuto, collaboriamo», dice l'assessore. Silenzio per ora dalle coop

di Gabriella Meroni

Non si chiude il caso dell’appalto della Regione toscana per il trasporto pubblico regionale su gomma, che ha visto (per ora) prevalere una piccola società del Mugello di proprietà del gigante francese Ratp, a spese di un Consorzio che raggruppa molte altre realtà, anche cooperative, di autotrasporto, come la Cap di Prato. Dopo le proteste degli sconfitti, che hanno adombrato alcune irregolarità, arriva in queste ore una richiesta di informazioni da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone, cui si erano rivolti i legali del Consorzio.

«Siamo felici di collaborare con Anac e di fornire loro informazioni e materiale relativo alla procedura di gara per il tpl», ha dichiarato per parte sua l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, confermando così di aver ricevuto una formale domanda di chiarimenti circa la gara per l’assegnazione del lotto unico regionale di servizio di trasporto pubblico locale, giunta alla sua fase conclusiva con l’aggiudicazione definitiva all’azienda Autolinee Toscane (gruppo Ratp). «La richiesta di Anac», ha concluso Ceccarelli, «è un atto dovuto, che non ci preoccupa assolutamente e che, al contrario, siamo certi servirà a rafforzare l’azione della Regione e a confermare ulteriormente la trasparenza e la correttezza della procedura di gara, così come in passato hanno già fatto i pareri espressi dall’Antitrust e dall’Autorità nazionale di regolazione dei trasporti, soggetti con i quali abbiamo interagito durante tutto l’iter della gara». Per parte loro, i soggetti che per primi si erano rivolti all’Anac scelgono di non commentare ufficialmente, anche se lasciano trasparire la stessa soddisfazione espressa dall’assessore. Ma con aspettative opposte.

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