Welfare

Auto-mutuo aiuto per famiglie

Nato a San Giovanni in Persiceto con il sostegno di Uildm di Bologna il gruppo "In gamba"

di Redazione

È rivolto ai genitori di un figlio con distrofia muscolare il gruppo di auto-mutuo aiuto “In gamba”, nato da poco a San Giovanni in Persiceto. Le riunioni si tengono ogni terzo lunedì del mese (prossimi appuntamenti il 21 novembre, il 19 dicembre, il 16 gennaio e il 20 febbraio, sempre alle ore 20.30) nel centro per le famiglie di San Giovanni (via Matteotti 2) e lo ha creato Angela Lanni con il sostegno della Uildm di Bologna, dell’associazione Terre d’Ama e dell’Unione dei Comuni di Terre d’acqua.
«Il progetto è partito un anno e mezzo fa – racconta Angela Lanni –. Sono mamma di un ragazzo con distrofia muscolare e già da tempo sentivo la necessità di potermi confrontare con qualcuno. Un medico ti accopagna lungo l’evoluzione della patologia, ma non può spiegarti cosa fare tutti i giorni e anche con i parenti è difficile parlare, così noi mamme spesso dobbiamo tenerci tutto dentro, senza avere una valvola di sfogo».

Il gruppo di auto-mutuo aiuto dà invece alle persone che vivono lo stesso problema, l’opportunità di parlare in maniera schietta e senza pregiudizi, condividendo esperienze, disagi e consigli. «Devo ringraziare il sindaco di San Giovanni in Persiceto Renato Mazzuca, che si è reso subito disponibile, così come la dottoressa Antonella Pini e Gianna Pasti della Uildm di Bologna, che mi hanno seguita in questo progetto. Senza dimenticare l’assistente sociale Barbara Verasani, che mi ha messa in contatto con l’associazione Terre d’Ama, che già da tempo organizza sul territorio gruppi di auto-mutuo aiuto sul disagio psichico, le demenze senili, le disabilità fisiche, i comportamenti alimentari o l’adozione».

Il gruppo sulla distrofia muscolare però mancava. Al primo appuntamento, che si è svolto lo scorso 17 ottobre, c’erano quattro famiglie, ma si accettano nuove adesioni, anche dai comuni limitrofi. «Con le altre mamme del gruppo parliamo la stessa lingua – continua Angela Lanni –. Alcune hanno un figlio più grande del mio e questo mi dà la possibilità di imparare nuove cose».

Anche il nome del gruppo, “In gamba” non è stato scelto a caso. «È un nome che ho voluto fortemente io – risponde Angela Lanni –. I nostri figli a causa della distrofia sono prima o poi costretti alla sedia a rotelle e a noi mamma non resta che essere davvero in gamba».

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