Diritti dei consumatori

Auto elettrica e batterie, l’Antitrust manda la Finanza da Byd, Stellantis, Tesla e VW

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato - Agcm ha avviato istruttorie nei confronti di quattro produttori per possibili pratiche commerciali scorrette. Sotto accusa le informazioni fornite sui siti ufficiali su autonomia, capacità e durata

di Giampaolo Cerri

L’Antitrust dà la scossa all’auto elettrica o meglio ad alcune importanti case costruttrici. È infatti di stamane la notizia che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato – Agcm ha avviato quattro istruttorie nei confronti di Byd Industria Italia, Stellantis Europe, Tesla Italy e Volkswagen Group Italia, «per possibili pratiche commerciali scorrette».

Le istruttorie, fa sapere Agcm in una nota, «riguardano le informazioni fornite ai consumatori sulla autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici, sulla perdita di capacità della batteria e sulle informazioni relative alle limitazioni di operabilità della garanzia convenzionale sulle batterie, in possibile violazione del Codice del consumo».

In particolare, i costruttori, sui relativi siti Internet, «avrebbero fornito informazioni generiche – e talvolta contraddittorie – sull’autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici commercializzati, senza chiarire quali siano i fattori che incidono sul chilometraggio massimo pubblicizzato e a quanto ammonti questa incidenza sul chilometraggio effettivo».

Non basta, «gli operatori, sempre sui propri siti web, non avrebbero indicato al consumatore in maniera chiara e completa le informazioni sulla perdita di capacità delle batterie che deriva dall’uso normale delle vetture, né le condizioni/limitazioni applicate alla garanzia convenzionale sulle batterie».

Ovviamente questa è solo la fase istruttoria, l’Antitrust non ha emesso alcun provvedimento sanzionatorio anche se ieri, fa sapere ancora il comunicato stampa, «i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso le sedi di tutte le società con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza».

Nella foto di apertura, di Marco Alpozzi per LaPresse, la presentazione della Topolino elettrica di Stellantis.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it