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Authority, ecco i nuovi saggi per l’Italia sociale

Dopo una lunga gestazione, arrivano gli altri esperti che affiancheranno Lorenzo Ornaghi alla guida dell’Agenzia. Parla Gian Paolo Barbetta

di Benedetta Verrini

L? Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, l?ormai stranota Authority per il Terzo settore, adesso una squadra ce l?ha. Il nome del presidente, il professor Lorenzo Ornaghi, docente di Scienze politiche alla Cattolica di Milano, è stato annunciato lo scorso 6 dicembre dal ministro Roberto Maroni. Una settimana dopo, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha firmato il decreto di nomina. Gli altri membri dell?Agenzia sono tecnici e professori, rappresentanti di un ampio ventaglio di competenze: Gian Paolo Barbetta, docente di Economia politica alla Cattolica di Milano; Erminio Borloni, vice presidente di Federmanagement; Stefania Fuscagni, docente di Storia antica all?università di Firenze; Arturo Iannaccone, segretario regionale campano del Ccd; Stefania Mancini, della Fondazione italiana per il volontariato; Vera Slepoj, psicologa; Gianmaria Galimberti, vicepresidente di Banca CredieuroNord; Salvatore Pettinato, avvocato tributarista esperto di Terzo settore. Mancano tre membri, che dovranno essere nominati dal ministero dell?Economa e delle finanze e dalle Regioni. Parla Gian paolo Barbetta Ordine tra le norme Vita: Quale sarà il tema più rilevante nell?agenda dell?Agenzia? Gian Paolo Barbetta: Di certo quello della riforma della normativa del settore non profit nel suo complesso. Un tema prioritario, che lo stesso Parlamento sta affrontando e sul quale l?Agenzia avrà un ruolo molto importante, visto che le sono stati attribuiti compiti consultivi. Vita: Quanto è importante che si giunga a un quadro normativo unitario sul non profit? Barbetta: è importantissimo. La normativa è cresciuta per strati successivi, che hanno disciplinato singole figure organizzative, come la legge quadro sul volontariato, quella sulle coop sociali, quella sull?associazionismo di promozione sociale. È chiaro che comincia a essere sentita l?esigenza di mettere tutto in ordine, anche perché le diverse norme si sono messe in competizione l?una con l?altra. Vita In quale ambito l?Agenzia dovrà più fare promozione, e in quale controllo? Barbetta: Meglio evitare la separazione tra le due attività: l?Agenzia si dovrebbe muovere secondo criteri di ?controllo promozionale?, senza atteggiamenti ottusi e burocrati, anche perché si tratta di un organismo molto piccolo, con pochissimi mezzi, che dovrà fondare la propria reputazione sulla capacità di dialogare con le organizzazioni ed esercitare la propria influenza su di esse. Controllare con trenta dipendenti mi sembra pia illusione?In questo Paese è sempre prevalsa la diffidenza nei confronti del Terzo settore, ma mi pare molto più sensato e vincente un atteggiamento di moral suasion, suggerire alle organizzazioni comportamenti virtuosi (ad esempio, sulla tenuta della contabilità, sulla redazione degli statuti, ecc).


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