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Authority. E loro cosa ne pensano
Le opinioni di Grazia Sestini, Gian Paolo Gualaccini e Luigi Bobba
di Redazione
Grazia Sestini
I nomi, nodo cruciale
Vita: Sottosegretario Sestini, è arrivata l’Authority. Che farete a settembre?
Grazia Sestini: Si apre la questione delle nomine. Innanzitutto: sia il presidente sia gli altri dieci componenti dovranno essere figure di provata esperienza di settore – dal volontariato, all’impresa sociale – stimabili per appartenenza e per competenza.
Vita: Il Forum ha presentato una terna di nomi.
Sestini: Siamo sicuri che questi nomi abbiano passato molti vagli, di competenza e di affidabilità. La scelta spetta ai ministri competenti e credo che di questi nomi terranno conto, ma penso che ce ne siano anche altri da vagliare.
Vita: Vi resta il Testo unico sul non profit…
Sestini: Il fatto che esista un’Agenzia non può esimere il governo dall’andare al fondo dei propri impegni, sia nel Dpef, sia nella relazione di maggioranza ad esso collegata e cioè una legge quadro che riordini tutto il sistema del non profit. L’avere undici esperti a questo livello, che non devono avere solo potere di vigilanza ma anche e soprattutto potere di promozione e di sviluppo, è un’occasione ulteriore per arrivare al Testo unico.
Gian Paolo Gualaccini
Finanze, alla larga
Vita: Gualaccini che scenari apre l’Authority?
Gian Paolo Gualaccini: Siamo soddisfatti, purché non diventi un’emanazione del ministero delle Finanze, questo deve essere innanzitutto un luogo di promozione del Terzo settore. Ci vogliono esperti, non marescialli della finanza. Questo mondo non chiede privilegi, si aspetta però di non ricevere ulteriori vessazioni. La versione del regolamento approvata è quella che recepisce molte osservazioni del non profit.
Vita: Il Forum, di cui fate parte, ha presentato in passato una terna di nomi per la presidenza. Sono ancora validi?
Gualaccini: Ottimi nomi, davvero, ma credo che ne dovremmo riparlare, perché questa versione del provvedimento prevede oltre al presidente anche altri dieci componenti. Dovranno essere esponenti del non profit, non possiamo accettare che l’Agenzia diventi terreno di conquista della politica, magari per il parcheggio di qualche illustre trombato. Insomma, non vorremmo che rientrassero dalla finestra, personaggi usciti dalla porta.
* vicepresidente Compagnia delle Opere.
Luigi Bobba
I titoli di solidarietà
Vita: Si procede con l’Authority. Cosa si aspetta?
Luigi Bobba: Intanto che a settembre parta davvero. Il regolamento mi sembra buono, ed è anche frutto delle osservazioni e del proposte fatte dal Forum del Terzo settore. C’è da auspicare che si proceda a una buona e rapida scelta dei componenti. Il Forum aveva indicato una terna di nomi, che tengono conto della capacità di vivere il mondo associativo. Sarebbe un bene che il presidente venisse da qui.
Vita: Partire a settembre, ma con quale agenda?
Bobba: Innanzitutto è importante capire cosa è avvenuto a distanza di quattro anni dal decreto legislativo 460 sulle onlus. La neonata Authority faccia al più presto una relazione al Parlamento per capire se occorra fare delle correzioni di rotta, rispetto al provvedimento originario. E poi partire significa lanciare i cosiddetti “titoli di solidarietà”. Mi riferisco a quei i titoli che banche e finanziarie potranno emettere con un regime fiscale favorevole. Una chance per orientare flussi di risparmio verso le organizzazioni non profit.
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