Mondo

Austrialia. 18 mila telefonate contro la guerra. Condannato

Paul Russel, contrario alla guerra in Afghanistan, è un pacifista australiano condannato per "intralcio ai servizi"

di Ettore Colombo

E’ contrario alla guerra in Afghanistan e per dimostrare il suo dissenso, Paul Russell, un attivista australiano ha acquistato 22 telefoni cellulari e ha fatto in pochi giorni ben 18 mila telefonate di protesta. Il risultato non è stato solo una bolletta telefonica astronomica e il fatto che le sue proteste sono rimaste del tutto inascoltate. Un tribunale di Melbourne lo ha condannato a 60 giorni di servizio comunitario per il reato di ”intralcio dell’operazione di servizi telefonici”. La pubblica accusa ha detto che per effetto di tale operazione di ‘spamming’, i centralinisti ricevevano ”una raffica di chiamate” che li costringevano a staccare il resto del centralino, chiudendo la comunicazione alle altre persone che chiamavano. Molte delle telefonate erano mute, mentre in altre Russell chiedeva al governo di ”fermare la guerra” in Afghanistan. Nell’emettere la sentenza il giudice Julian Fitzgerald ha detto che Russell ”ha esercitato il suo diritto alla libertà di parola, ma ha impedito a molte altre persone di esercitare il loro”.


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