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Australia: si allarga l’inchiesta su scandalo Oil for Food

La società che ha il monopolio delle esportazioni di grano ha "truffato" l'Onu gonfiando il prezzo del grano venduto al regime di Saddam.

di Chiara Brusini

Si allarga a macchia d’olio lo scandalo delle tangenti pagate al regime di Saddam Hussein sulle forniture di grano australiano sotto il programma dell’Onu ‘petrolio in cambio di cibo’. Se ne occupa un’inchiesta, ordinata dal governo di Canberra su richiesta dell’Onu e presieduta da un ex giudice della Corte suprema. L’inchiesta dovra’ stabilire se le azioni dell’Australian Wheat Board (Awb), che ha il monopolio delle esportazioni di grano, equivalgono a corruzione o infrangono altre leggi australiane.

Nei primi tre giorni di udienze, dedicati agli interrogatori dei due piu’ alti funzionari dell’ente, il direttore esecutivo Murray Rogers e l’amministratore delegato Andrew Lindberg, e’ emerso fra l’altro che i dirigenti dell’Awb non potevano non sapere che Saddam Hussein stava incassando dal Board l’equivalente di 175 milioni di euro in tangenti tramite la ditta di trasporti giordana Alia, che era incaricata di trasportare il grano australiano dentro l’Iraq ma era una compagnia di facciata del dittatore.

L’Awb ha ingannato le Nazioni unite gonfiando ripetutamente i prezzi del grano venduto al regime di Saddam, per sanare un debito contratto con il colosso petrolifero australiano Bhp, pari a 6,4 milioni di euro. Il debito risaliva al 1996, quando la Bhp aveva venduto 20 mila tonnellate di grano, fornito dall’Awb, al governo iracheno in cambio di diritti petroliferi. – alti funzionari dell’Awb si sarebbero recati a Canberra per discutere proprio questi contratti con l’Iraq che contenevano gia’ le cifre gonfiate da destinare alla compagnia di trasporto Alia.

Lo stesso Lindberg ha ammesso di aver discusso gli accordi con l’Iraq con il ministro degli Esteri Alexander Downer ”in diverse occasioni”, e di averlo incontrato anche dopo che l’Awb era stato accusato da un’inchiesta dell’Onu aver gonfiato i prezzi per finanziare le tangenti.

L’Awb intendeva continuare a pagare mazzette a ‘persone influenti’ in Iraq ancora nel 2003, poco dopo la caduta del regime di Saddam. L’opposizione laburista ha accusato il governo di aver ignorato deliberatamente le azioni dell’Awb e di essere coinvolto in una colossale operazione di occultamento dello scandalo. Il ministro ombra per gli esteri, Kevin Rudd, ha affermato che gia’ nel gennaio 2000 il governo aveva ricevuto avvertimenti formali dall’Onu sulla attivita’ del Board. Ha domandato cosa abbiano fatto in risposta i ministri chiave, e ha chiesto che siano chiamati a testimoniare all’inchiesta. Il programma dell’Onu mirava ad alleviare l’impatto sulla popolazione irachena delle sanzioni internazionali imposte nel 1990, dopo che le truppe di Saddam avevano invaso il Kuwait.

Un’inchiesta nominata dall’Onu ha gia’ stabilito che l’Awb e’ responsabile per l’equivalente di 175 milioni di euro, su 1,44 miliardi di euro di pagamenti illeciti intascati dal regime di Saddam durante il programma. Il rapporto elenca 2.200 societa’ che avrebbero pagato tangenti al dittatore, con al primo posto come ammontare totale l’Awb, che sotto il programma stesso ha venduto 12 milioni di tonnellate di grano.

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