Cultura
Australia: cittadina in rivolta contro scuola islamica
Si tratta di Camden, a un'ora di distanza da Sidney. Ne dà notizia la Bbc
La tranquilla cittadina di Camden nel Nuovo Galles del Sud è nota come “il luogo di nascita della ricchezza della nazione”, perché è stato a partire da qui, agli inizi del 19esimo secolo, che le pecore e le industrie lattiero-caseari ha iniziato a prosperare in Australia.
Ora la città, che si trova a sud-ovest di Sydney, deve affrontare un problema 21esimo secolo: la proposta di costruzione di una scuola islamica per circa 1200 alunni musulmani. Ne dà notizia la Bbc sul suo sito.
La Società coranica di Sidney ha acquistato 15 acri di terra ai margini della città, e prodotto progetti dettagliati per la costruzione di un edificio a due piani. Il Consiglio comunale di Camden sta attualmente decidendo se concedere il permesso di edificare, ma nel frattempo ha chiesto alla cittadinanza che cosa ne pensava. E sono arrivate molte sorprese.
Presso la sede del Consiglio sono arrivate 3200 lettere e email sulla questione, e solo 100 sono a favore della scuola. In passato, Camden aveva detto di no anche a McDonald’s, che sulla stessa area voleva costruire un gigantesco fast food. Ma ora tocca alla scuola musulmana. Nel corso di un’assemblea pubblica, cui hanno preso parte più di 1000 persone, non si è avuto riguardo per il politicamente corretto, riferisce sempre la Bbc. «Stanno distruggendo l’Australia. Si stanno prendendo più di noi», ha detto una donna. «TYra loro ci sono terroristi…», ha detto un altro. «Vogliono essere qui in modo che possano nascondersi in tutte le case … Questa città ha tutte le nazionalità, ma i musulmani non rientrano in questa città».
Alcuni degli intervenuti, per la verità, si sono concentrati esclusivamente sull’impatto ambientale della struttura e, in particolare, sulla congestione del traffico che avrebbe portato. Ma nessuno nel corso dell’assemblea è intervenuto a favore della costruzione.
Camden non ha una grande comunità musulmana: un censimento ufficiale indica la presenza di circa 150 famiglie. La maggior parte degli alunni verrebbe dunque a scuola in autobus da Sydney, sobbarcandosi un viaggio di circa un’ora ogni giorno.
Il sindaco Chris Patterson ha adottato una posizione neutrale. «Questa non è una questione nazionalistica, non è una questione religiosa, è una questione di pianificazione», ha spiegato, «e sarà premiato chi merita». Da parte sua,la Società Coranica ha mantenuto un basso profilo e non ha commentato, tuttavia ha fatto sapere che i genitori hanno il diritto di educare i bambini come desiderano, indipendentemente da razza o religione. Se il Consiglio respingesse la sua domanda, potrebbe fare appello al tribunale.
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