Welfare

Australia: aborigeni sul piede di guerra

Dopo gli scontri di Sydney, in cui sono rimasti feriti 50 agenti e un numero imprecisato di manifestanti, un gruppo di attivisti ha organizzato oggi una manifestazione a Camberra

di Paolo Manzo

Non si placano le proteste degli aborigeni australiani, dopo la morte di Thomas Hickey, di appena 17 anni, sabato 14 febbraio. Dopo gli scontri di Sydney, in cui sono rimasti feriti 50 agenti e un numero imprecisato di manifestanti, un gruppo di attivisti ha organizzato oggi una manifestazione nella capitale Camberra, di fronte al quartier generale della polizia federale. La comunita’ aborigena e’ convinta che il ragazzo sia rimasto ucciso in un incidente mentre scappava in bicicletta per timore degli agenti: la madre del ragazzo, in particolare, aveva denunciato che suo figlio era inseguito da una macchina della polizia. Cosi’ i manifestanti hanno acceso un fuoco di fronte all’edificio che ospita la sede della Polizia federale, sfidando le forze dell’ordine, mentre pensano ad una protesta anche davanti al Parlamento. ”Invitiamo gli australiani -ha detto il portavoce degli aborigeni Darren Bloomberg- a venire a Camberra il primo marzo per dire forte e chiaro ai politici che le loro imposizioni stanno assassinando la nostra comunita”’.


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