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Ausili per disabili: la Fondazione Don Gnocchi in prima fila nel progetto europeo “EASTIN”

il 4 e 5 marzo è in programma a Milano un incontro di avvio della "rete informativa europea" sulle tecnologie di ausilio alle persone con disabilità

di Fondazione Don Gnocchi

L?accordo di collaborazione sottoscritto nel settembre 2003 a Dublino fra le organizzazioni che gestiscono i principali sistemi di informazione oggi esistenti al mondo in tema di tecnologie di ausilio alle persone con disabilità, si appresta a compiere ulteriori concreti passi avanti. Il principale fautore di questo protocollo europeo ? si ricorderà ? è stata la Fondazione Don Gnocchi, che nel 2003 ha varato tra l?altro il ?Portale SIVA sulle tecnologie per l?autonomia e l?integrazione sociale delle persone con disabilità?, realizzato nell?ambito dell?Anno Europeo della persona disabile, per conto del ministero del Welfare, e oggi accessibile a tutti all?indirizzo www.welfare.gov.it/siva.

L?obiettivo dell?accordo era quello di coordinare al meglio i rispettivi ambiti di impegno; di mettere in comune know-how ed esperienze; di sviluppare standard comuni per la raccolta e distribuzione delle informazioni; di superare le barriere linguistiche che ostacolano l?accesso dell?utente alle informazioni estere, migliorando l?accessibilità delle informazioni alle persone disabili. L?accordo di Dublino ha permesso in questi mesi la costituzione di un?associazione denominata Alliance of Assistive Technology Information Providers (a cui è dedicata un?apposita rubrica sul Portale SIVA) ed ha generato un primo frutto concreto che risponde al nome di ?EASTIN?: la sigla significa ?European Assistive Tecnology Information Network?, ovvero Rete Informativa Europea sulle Tecnologie di Ausilio. EASTIN rappresenta il primo progetto nato grazie alla collaborazione con i partner esteri e – a conferma della sua validità – è stato selezionato per ricevere un finanziamento dalla Commissione Europea: ciò nell?ambito del programma ?eTen? (Trans European Telecommunication Networks), un?iniziativa comunitaria dedicata allo sviluppo di servizi transnazionali barati sulle tecnologie dell?informazione e della comunicazione.

Giovedì 4 e venerdì 5 marzo si svolgerà un INCONTRO a Milano, (nella sede del SIVA presso il Centro IRCCS ?S. Maria Nascente? della Fondazione Don Gnocchi, in via Capecelatro, 66) durante il quale gli esperti europei del settore porranno le basi per l?avvio operativo del progetto EASTIN: «Il progetto ? spiega l?ingegner Renzo Andrich, consulente del SIVA della Fondazione Don Gnocchi e coordinatore della neonata rete europea ? prevede una durata iniziale di 18 mesi. L?incontro di Milano avrà principalmente lo scopo di ?validare sul campo? quanto è stato finora prospettato sulla carta: punteremo cioè a verificare quanto tale rete sarà in grado di rispondere ? nelle varie fasi della sua evoluzione ? ai concreti bisogni informativi degli utenti diretti (persone disabili e loro familiari), degli operatori professionali e delle aziende produttrici o distributrici di ausili».

L?obiettivo iniziale del progetto è mettere in rete le banche dati già esistenti su Internet in sei Paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Olanda e Danimarca), risolvendo nel contempo i complessi problemi legati alla varietà di piattaforme tecnologiche, agli standard di classificazione, al modo di presentazione dei contenuti, e soprattutto alle barriere linguistiche: il tutto con l?obiettivo di fare in modo che qualunque cittadino di ogni Stato europeo possa vedere tutti questi servizi come parte di una stessa rete nella quale egli possa navigare nella propria lingua e accedere a quell?immenso patrimonio di informazioni, conoscenze ed esperienze di cui dispongono nel complesso i vari partner.

La Fondazione Don Carlo Gnocchi, oltre a rappresentare l?Italia, è il project leader di questa iniziativa. Gli altri partner sono i seguenti: in Germania, l?Istituto Tedesco dell?Economia (Institut des Deutschen Wirtschaft) di Colonia, che porta l?esperienza della notissima Banca Dati REHADAT (www.rehadat.de); in Olanda, l?Istituto di Ricerca in Riabilitazione (IRV) di Hoensbroek, che ha recentemente varato il portale Hulpmiddelenwijzer (letteralmente ?l?esploratore degli ausili?); in Danimarca, il Centro Danese per gli Ausili per la Riabilitazione e l?Educazione (Hjaelpemiddelinstituttet), che porta l?esperienza della lunga tradizione di collaborazione tra gli Paesi scandinavi in tema di tecnologia e disabilità; in Spagna, il Centro Statale per l?Autonomia Personale e gli Ausili (CEAPAT), organo del ministero degli Affari Sociali che ha il compito di coordinare le politiche e gli sviluppi tecnici nel settore degli ausili e dell?accessibilità; in Gran Bretagna, la Disabled Living Foundation, dal 1965 centro di riferimento a livello nazionale nel settore.

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