Famiglia

AUSILI. Il prototipo della sedia comandata dal cervello

E' nato al Politecnico di Milano per sostituire la tradizionale sedia a rotelle elettrica o manuale

di Carmen Morrone

La rivoluzionaria tecnologia  è stata sviluppata dal Dipartimento di Elettronica e Informazione – Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano. «La carrozzella studiata al Politecnico di Milano – spiega il prof. Matteo Matteucci – è un ausilio robotizzato che sfrutta un’interfaccia cerebrale (BCI – Brain Computer Interface) per consentire al suo passeggero di comandarla senza utilizzare alcun muscolo, ma solo con l’attività cerebrale, rilevata da un elettroencefalografo e interpretata da un programma di Intelligenza Artificiale».

Un’opportunità preziosa per chi soffre di Sclerosi amiotrofica laterale (Morbo di Gehrig), paresi, sclerosi multipla e patologie della colonna vertebrale.

La possibile evoluzione del progetto, ora a livello solo prototipale, sarò quella di mettere in grado disabili motori non solo di muoversi all’interno degli ambienti domestici, ma di circolare in ambienti aperti in sicurezza. Infatti, grazie alla dotazione sensoriale, la sedia è in grado di evitare pedoni, auto o altri ostacoli “non previsti”.
In un prossimo futuro la carrozzella automatica potrebbe essere alla portata di tutti, il suo costo, infatti, non dovrebbe superare una maggiorazione del 10% rispetto alle attuali carrozzelle motorizzate.

COME FUNZIONA
Degli elettrodi posti sulla testa del soggetto “leggono” l’attività elettrica sviluppata dai neuroni traducendola in comandi di movimento per la sedia a rotelle tramite un’opportuna interfaccia. La carrozzella è, infatti, dotata di un processore collegato al sistema di Brain Computer Interface. Su di un monitor vengono visualizzati i “luoghi” che l’utilizzatore vuole raggiungere. All’utente basta guardare le immagini sul monitor e concentrarsi sul posto in cui vuole essere portato. Il programma “traduce” in comandi i segnali neurali del cervello facendo dirigere automaticamente la carrozzella nel luogo prescelto. La carrozzella è dotata di due laser in grado di “vedere” gli eventuali ostacoli e telecamere puntate sul soffitto “leggono”, invece, speciali disegni che indicano il percorso corretto all’interno di un ambiente chiuso.

BRACCIO E COMPUTER
Nel Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano si sta mettendo a punto anche una versione più avanzata della sedia a rotelle dotata di uno speciale braccio meccanico che permetterebbe di afferrare gli oggetti. Lo stesso principio sfruttato per muovere “senza muscoli” la carrozzella è allo studio per consentire di muovere il cursore di un computer senza l’utilizzo del mouse.


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