Famiglia

Auser, controlli dei Nas anche nelle case di riposo

«Anche per gli anziani servono garanzie di assistenza adeguata e professionale»

di Redazione

A seguito delle ispezioni a tappeto che i Nas hanno effettuato in questi giorni negli ospedali italiani, l?Auser Nazionale richiama l?attenzione sulla necessità che controlli e verifiche sistematici e continuativi nel tempo e sull?intero territorio vengano effettuati anche nelle RSA e nelle case di riposo private.

«Perché – si legge in una nota – anche gli anziani soprattutto i non autosufficienti istituzionalizzati e gli anziani soli, abbiano garanzia di cura e assistenza adeguata e professionale. Perché anche la loro dignità venga rispettata sempre. Perché la “malasanità” non si sommi alla “malaassistenza”»

«E? solo di poche settimane fa – prosegue la nota – l?ennesima notizia della scoperta di una casa di riposo lager, con anziani costretti a subire maltrattamenti e umiliazioni, denuncia che certo non fa onore ad un paese civile ma che purtroppo non ha dato seguito sul piano istituzionale e mediatico a quello a cui stiamo assistendo in questi giorni sul fronte degli ospedali».

«Richiamiamo le autorità e le istituzioni a vigilare sempre ? sottolinea Michele Mangano presidente della Federazione Auser volontariato- affinché le norme e le leggi che regolano l?apertura e la gestione delle Rsa e delle case di riposo private, siano applicate e rispettate con rigore, affinché certe scoperte inquietanti e dolorose non avvengano più. Esistono precise norme di accreditamento che fissano in modo preciso requisiti, standard di sicurezza, rapporto fra anziani ricoverati e operatori.La mancanza di una adeguata assistenza igienico-sanitaria può infatti portare gli anziani ricoverati verso una lenta e inesorabile vita vegetativa e il deterioramento delle capacità motorie e cognitive».

L?Auser da parte sua «si impegna a tener desta l?attenzione sul problema evitando che si volti pagina troppo in fretta e ribadisce l?importanza dell?attività delle migliaia di volontari attualmente impegnati in iniziative di socializzazione in molte Rsa e case di riposo».

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