Welfare
Aumento Ires, le Misericordie scrivono ai parlamentari: a pagare sarebbero i poveri
“Da una prima analisi sui bilanci delle Misericordie – dichiara il Presidente nazionale Roberto Trucchi – questa misura sottrarrebbe oltre 1 milione di euro alle opere di assistenza delle nostre associazioni"
di Redazione
La Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia esprime forte preoccupazione riguardo alla possibilità che la legge di bilancio elimini lo sgravio fiscale IRES per gli enti non commerciali. Verrebbero così fortemente penalizzati non gli Enti bensì le azioni e le opere nei confronti di persone svantaggiate, in difficoltà o fragili che oggi trovano conforto nell’intervento delle nostre Associazioni, che verrebbe ad essere decisamente limitato.
Negli ultimi anni la riduzione delle risorse pubbliche per il welfare ha fatto sì che l’azione sussidiaria delle Misericordie, del Volontariato e delle Onlus in genere ha dovuto far fronte a nuove e più vaste emergenze sociali, alle quali abbiamo risposto come sempre con spirito di solidarietà. Ed è veramente un assurdo che lo stesso Stato colpisca oggi l’azione caritativa di chi si fa carico di un aiuto concreto agli ultimi non certo per fini di lucro ma per autentico interesse pubblico.
“Da una prima analisi sui bilanci delle Misericordie – dichiara il Presidente nazionale Roberto Trucchi – questa misura sottrarrebbe oltre 1 milione di euro alle opere di assistenza delle nostre associazioni, un milione di euro in meno ai poveri. A loro va il nostro pensiero, soprattutto in questi giorni di festa. Mi auguro che i nostri governanti, i parlamentari che conoscono quanto fanno le Misericordie sul proprio territorio, diano una mano a rimuovere dalla legge di bilancio questa norma assurda”.
Le Misericordie hanno anche inviato lettere a tutti i parlamentari italiani per sensibilizzarli sull’argomento.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.