Non profit

Attivarci: una campagna senza frontiere

I beneficiari dell'iniziativa di raccolta fondi saranno giovani di alcuni dei paesi più poveri al mondo

di Stefano Arduini

L?Arci continua la raccolta fondi per la campagna AttivArci per i bambini di tutto il mondo lanciando l?appello a donare 1 euro con una semplice telefonata da rete fissa al numero 899.699.669. Dal 25 settembre 2003 è possibile sostenere i progetti della campagna AttivArci per i bambini di tutto il mondo (www.attivarci.it) anche grazie a un semplice telefonata di solidarietà al numero 899.699.669 da tutta la rete fissa, del costo di 1 _, corrisposto dal gestore telefonico alla campagna AttivArci nella misura del 70% su ogni telefonata. Da anni ARCI ( www.arci.it ), la più grande associazione non profit europea di promozione sociale, insieme alla sua rete ( www.arci.it/sedi ) (più di 6.000 circoli in tutta Italia, oltre 1.000.000 di soci) e alla sua Organizzazione Non Governativa Arci Cultura e Sviluppo ( www.arci.it/internazionali ), si impegna anche in attività di solidarietà internazionale a sostegno di vittime dei conflitti e dell?esclusione sociale, adulti e bambini di diverse razze, etnie, religioni. Per questo l?ARCI è oggi fortemente impegnata per un grande e ambizioso progetto: la campagna nazionale Attivarci per i bambini di tutto il mondo ( www.attivarci.it ) , campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore dell?infanzia disagiata di alcuni paesi dove l?ARCI interviene, in alcuni casi da anni, con progetti mirati e con affidi a distanza di comunità di bambini (Colombia, Perù e Palestina ? www.attivarci/affidi ). I beneficiari della campagna sono migliaia di bambini in Afghanistan, nei Balcani, in Brasile, in Colombia, nelle Filippine, in Mozambico, in Perù, in Palestina. Questi progetti, tutti realizzati in stretta collaborazione con partner locali ben radicati e profondi conoscitori dei territori in cui si interviene (uno per tutti il Movimento dei Sem Terra in Brasile), sono accomunati da un unico grande intento: cambiare le condizioni di migliaia di bambini ridonando loro speranza e fiducia nel proprio futuro e in quello della comunità in cui vivono, sottraendoli a un destino incerto fatto spesso di miseria e desolazione. L?Arci Cultura e Sviluppo pubblica inoltre ATTIVARCI, periodico di informazione sulle attività internazionali che l?Arci segue e promuove, inclusi i progetti di sviluppo della sua Ong e in particolare i progetti della campagna AttivArci riguardanti l?infanzia. Il periodico viene spedito via posta o via e.mail a chiunque voglia approfondire questi temi e a tutti i sostenitori della campagna AttivArci ed è accessibile anche on line sul sito www.attivarci.it/periodico . Per informazioni Alessandra Piloni, piloni@arci.it, tel. 06/41609242 (dir.), fax 06/41609214, oppure attivarci@arci.it , attivarci.affidi@arci.it . Per donare on line www.attivarci.it, per donare con carta di credito tramite telefono 0641609500; tramite banca ccb 508080, ABI 5018, Cab 12100 Cin L presso Banca Etica; tramite posta ccp 74130014 intestando il tutto a ARCI CULTURA E SVILUPPO Via dei Monti di Pietralata, 16, 00157 ROMA, causale: campagna Attivarci. Ecco i progetti che potrete sostenere: Palestina: sosteniamo i Centri comunitari nei Campi profughi di Al Fawwar (vicino alla città di Hebron), della Torre del Fenicottero e di Shu?fat (questi ultimi due nella parte vecchia di Gerusalemme). I Centri sono il risultato tangibile di anni di lavoro con le comunità, frutto della collaborazione dell?Arci con le diverse associazioni palestinesi impegnate da anni a favore dell?infanzia, prima fra tutte la Mezza Luna Rossa. I Centri offrono uno spazio protetto per il gioco e la socializzazione di bambini e ragazzi. I piccoli hanno a disposizione spazi e biblioteche, sono tutelati da un servizio di assistenza sanitaria e psico-sociale; il Centro costituisce una risorsa per la promozione di iniziative formative specifiche sull?educazione e la protezione dei diritti dell?infanzia. Sono anche previsti affidi a distanza con un sistema che garantisce benefici per tutta la comunità e non solo per il singolo ?affidato?. Filippine: nell?isola di Mindanao, in collaborazione con il TFPCDI (Tribal Filippino Program for Community Development Inc.), realizziamo centri comunitari polivalenti dedicati all?infanzia nelle 33 tribù dei Manobo, un?etnia a rischio di estinzione. A Manila, grazie a un bus itinerante, incontriamo i ragazzi della città, presentandoci a loro come un ponte tra la strada in cui vivono e le varie realtà che operano sul territorio. Realizziamo questo progetto insieme all?associazione Bahay Tuluyan (impegnata con i bambini di strada di Manila), Salinlahy (un coordinamento di associazioni educative impegnate per l?infanzia) e Kadamay (la confederazione delle associazioni dei poveri urbani). Afghanistan: i fondi che raccogliamo servono ad alleviare le condizioni di vita dei bambini e delle loro famiglie nei campi profughi e fra la popolazione diseredata. Cerchiamo di garantire l?assistenza sanitaria, la difesa dei diritti, la possibilità di trovare qualche momento di gioco. Per noi opera sul campo l?Ong Save tha children. Brasile: fra i bambini delle famiglie dei contadini del Movimento Sem Terra lavoriamo per creare e riabilitare biblioteche e scuole, per produrre materiale didattico. Nelle lotte dei contadini brasiliani per conquistare un pezzo di terra, l?infanzia e l?educazione hanno avuto sempre un ruolo centrale. Nella favela di Santa Marta a Rio de Janeiro sosteniamo l?associazione formata dagli abitanti della favela per la conquista di una effettiva cittadinanza soprattutto per i giovani, per sottrarli a una vita di marginalità. Perù: insieme a Manthoc (Movimento di autorganizzazione di bambini e adolescenti lavoratori per la difesa dei loro diritti), realizziamo un centro di aggregazione per i piccoli della baraccopoli di Villa El Salvador alla periferia di Lima. Sosteniamo inoltre programmi di formazione e alfabetizzazione per i bambini e adolescenti lavoratori (NATS) della città di Huamanga – Ayacucho, dove il tasso di povertà è altissimo. Questi ragazzi vivono in condizioni difficilissime, esercitando umili professioni per molte ore al giorno nel mondo del lavoro sommerso e irregolare. Sono anche previsti affidi a distanza con un sistema che garantisce benefici per tutta la comunità e non solo per il singolo ?affidato?. Balcani: sosteniamo attività rivolte all?infanzia in Bosnia (Mostar) completando la ristrutturazione degli spazi del Teatro dei Burattini e creando una vera e propria biblioludoteca; nella Republica Jugoslava (Novi Sad), fra i profughi e gli sfollati dalla Krajna e dal Kossovo e fra i bambini, per i quali è previsto un programma complessivo di scolarizzazione; e a Suto Orizari (periferia di Skopje, capitale macedone) fra i bambini rom della municipalità. Colombia: sosteniamo, a Cartagena, le Madres comunitarias che hanno dato vita ad asili privati. E? la risposta comunitaria alla necessità e all?urgenza di gruppi di madri lavoratrici, provenienti dai settori più poveri della città, di affidare in cura i propri figli durante le ore lavorative. A Medellin il progetto Il diritto a un banco di scuola è rivolto ai bambini che vivono nei campi degli sfollati interni causati dalla guerra civile che affligge il paese. Sono anche previsti affidi a distanza con un sistema che garantisce benefici per tutta la comunità e non solo per il singolo ?affidato?. Mozambico: continuiamo a sostenere l?impegno dalla Cruz Vermelha Mocambicana – iniziato da ARCI Cultura e Sviluppo nel 1996 – per la gestione dei ?Centri aperti ai bambini di strada? situati nelle città di Maputo e Beira. Questi due Centri sono luoghi di assistenza per i bambini; gli educatori assistono i ragazzi avviandoli alle attività di falegnameria, cucito, artigianato, teatro, iscrivendoli nelle scuole del quartiere e svolgendo attività di formazione e informazione sul virus Hiv. Info: www.attivarci.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA