Non profit

Atti pubblici e notai c’è un iter preciso

Per il primo quesito vi sono due strade da seguire. Per il secondo, i costi sono rappresentati dalle imposte e dal compenso alla persona che assiste alla redazione.

di Carlo Mazzini

La mia organizzazione senza fini di lucro si è costituita nel 2002 con scrittura privata registrata. Ora dovremmo costituirci per atto pubblico. È possibile?

M.P. (email)

Vorrei costituire una fondazione a favore di un artista contemporaneo deceduto nel 96 del quale, come suo figlio, detengo ogni diritto sul lavoro. Mi potreste orientare su costi, modalità e incartamenti necessari?

C.C. (email)

Per il primo quesito mi sembra che vi siano due strade. Dato che l?atto pubblico vi serve per poter avviare l?iter di acquisizione di personalità giuridica, potreste chiedere alla Prefettura o alla Regione se può bastare un atto pubblico di ricognizione del medesimo atto costitutivo; so che in qualche Regione questa pratica è stata ammessa. Oppure, riunite l?assemblea in sede straordinaria e in presenza del notaio, e deliberate la costituzione (sic!) dell?associazione preesistente. Credo che i pareri siano su questo punto i più discordanti, fermo restando che si parte tutti dall?obbligo civilistico (art. 14, c. 1) di costituzione per atto pubblico. In merito ai costi (secondo quesito), essi sono di norma rappresentati da imposta di bollo, di registro e compenso a chi vi assiste alla redazione dell?atto (notaio o altro consulente). Rimando alle passate risposte (numerose) in merito all?applicazione del dpr 361/00 che ha innovato l?iter di riconoscimento della personalità giuridica, rendendolo più snello ed accessibile.

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