Come un attore sulla scena, che cade insanguinato per poi rialzarsi a fine spettacolo, vivo ed incolume, così la nostra amica Sclerosi, nella forma recidivante – remittente, può far finta di essersene andata. Per lunghi periodi si sta bene e si è privi di sintomi. A me è successo per circa otto anni. Ma questo NON VUOL DIRE ESSERE GUARITI. Lei c’è e può decidere, se le garba, di tornare a farci visita. Quindi anche la signora Mantovani, con ogni probabilità, sta attraversando un periodo di remittenza, forse favorito dal benessere psicologico derivante dalla soddisfazione di essersi sottoposta ad un metodo di cura, quello del dottor Zamboni, in cui credeva molto. Lei ha parlato di assenza di sintomi, che le ha fatto pensare alla guarigione. Al momento purtroppo, questo non è possibile. Cara Nicoletta, amo come te le svolte romantiche e le vicende con colpi scena ad effetto, ma bisogna fare attenzione nel parlare con noi giornalisti. Spesso ci riduciamo a dei grandi semplificatori se non banalizzatori. “Mi sento guarita” nelle nostre penne può trasformarsi in”sono guarita” o “trovata la cura per la sclerosi multipla” e queste frasi finire rilanciate e amplficate a dismisura su mille canali e la confusione può diventare sovrana. La vita di noi sclerotici è già complicata da sola. Uniamo le forze contro la nostra prima attrice e collaboriamo, senza enfasi e clamori, per cancellare dal copione delle nostre vite, tutte le parti in cui lei vorrebbe comparire. Magari non possiamo guarire totalmente, ma combatterla, alzare il livello della nostra esistenza “esodandola” piano piano sta diventando sempre di più alla nostra portata.
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