Mondo
Attentato nelle Filippine
Due ordigni esplosi a Mindanao, l'isola nel sud delle Filippine
Due ordigni sono esplosi oggi in due centri commerciali a Zamboanga, nell’isola di Mindanao (sud delle Filippine) uccidendo almeno cinque persone e provocando decine di feriti. Secondo quanto riferito dall’agenzia Misna, la prima esplosione si è verificata nel centro commerciale ?Shop-O-Rama?, un edificio di tre piani. Pochi minuti dopo un secondo ordigno è esploso allo ?Shopper?s Central?, una vicina drogheria. Sembra che nelle vicinanze sia stata collocata una terza bomba, ma la polizia è stata in grado di disinnescarla. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e al momento non è giunta alle autorità alcuna rivendicazione. Quello di oggi è l’ultimo di una serie di attentati di cui sono sospettati i ribelli del gruppo ?Abu Sayyaf?, gruppo collegato all?organizzazione terroristica al-Qaida di Osama bin Laden. Il 2 ottobre un ordigno era esploso in un bar all?interno della base militare locale, uccidendo 2 filippini ed un soldato statunitense. Poi ne è scoppiato un altro ad una fermata di autobus e il 10 ottobre, un ordigno incendiario è stato lanciato al capolinea di un autobus a Kidapawan, nel Nord Cotabato, uccidendo 6 persone e ferendone una decina.
Il gruppo ?Peace Advocates Zamboanga?, formato da cristiani e musulmani, si riunirà oggi in vista della ?Settimana della pace? prevista per la fine di novembre a Mindanao, e discuterà, tra le altre cose, come affrontare l?emergenza-attentati. ?Potremmo decidere di chiamare a raccolta la società civile e intraprendere una decisa azione per cercare di porre fine alle violenze? ha detto alla Misna padre Angelo Calvo, il missionario che coordina il gruppo.
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