Cultura

Attacco a Kabul: per le Acli fuori da risoluzioni Onu

Le Acli: sì all'uso della forza contro le centrali del terrorismo ma solo sotto l'egida dell'Onu.

di Redazione

Sì all’uso della forza contro le centrali del terrorismo ma solo sotto l’egida dell’Onu. Le Acli mettono in guardia dal rischio che quello che sta avvenendo a Kabul porti verso una china pericolosa sulla quale i proclami da ‘guerra santa’ di Bin Laden possono trovare terreno favorevole.
”Siamo e restiamo fermamente convinti che il terrorismo si sconfigge sia con mezzi politici e finanziari sia, se necessario, ricorrendo all’uso della forza” afferma oggi l’associazione cattolica in una sua nota. La strada seguita dal Consiglio di sicurezza dell’ONU, a partire dal 13
settembre, con diverse risoluzioni, secondo le Acli aveva tracciato una strada ”del tutto condivisibile”. L’azione angloamericana, pur all’interno di un quadro di alleanze a vasto raggio, segue un altro percorso,
sottolineano le Acli, e non va nella direzione di un’azione di polizia internazionale sotto l’egida dell’ONU. Non e’ quindi ”condivisibile” anche perche’ pone ”una seria ipoteca sullo sradicamento del fenomeno terroristico senza contemporaneamente creare altre vittime tra i civili”.
”Non vogliamo assecondare nessun antiamericanismo di maniera, ne’ si puo’ mettere sullo stesso piano, come alcuni fanno, Bush e Bin Laden. E’ una via da rifiutare in ogni modo, – affermano ancora le Acli – come sono da condannare gesti che alimentano odio e disprezzo verso gli Stati Uniti. Ugualmente diciamo che occorre seguire solo ed unicamente la
via tracciata dall’ONU: individuare i colpevoli dell’attentato dell’11 settembre, catturarli anche con l’uso della forza per impedire che possano compiere altri crimini contro l’umanita’ e consegnarli alla giustizia.
Le Acli, infine confermano la loro partecipazione alla Perugia-Assisi ”non per assecondare sentimenti antiamericani, ma per indicare, tutti insieme, vie concrete per costruire la pace”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.