Non profit

Atlha: I Sogni Rubati.

Furto alla Cascina Bellaria. Sottratti in pieno giorno, da due malfattori, i risparmi delle vacanze dei ragazzi.

di Atlha

Il 9 giugno due ladri, introducendosi nei locali dell?Atlha, presso la Cascina Bellaria, con il pretesto di chiedere informazioni sulle attività dell?Associazione, hanno forzato e sottratto la cassa dove erano custoditi i risparmi dei giovani frequentatori. L?episodio, riprovevole, e di per sé sconcertante, se pensiamo che le cassette rubate custodivano i fondi faticosamente raccolti durante mostre e banchetti di beneficenza, da utilizzare per coloro meno abbienti, per partecipare alle prossime vacanze estive terapeutiche.Tanta fatica quindi, per raccogliere quanto necessario a regalare l?emozione di un viaggio o di una vacanza coltivata durante un lavoro durato tutto l?inverno nelle piazze e strade milanesi, gettata al vento. Un viaggio o una vacanza agognata e per il quale si sono impegnati a fondo lo scorso duro e freddo inverno. Non ci illudiamo di un gesto di ripensamento, ma certo vorremo che i malfattori sappiano che si sono appropriati di una somma che è il frutto del lavoro di tanti giovani disabili, perciò, almeno ne facciano buon uso. Non è la prima volta che subiamo dei furti, in molti altri episodi ci siamo visti malcapitate vittime di gente senza scrupoli, che insensibili al nostro impegno ed indirizzo sociale, hanno fatto man bassa di tutto ciò che trovavano asportabile; furgoni, impianti hi-fi, macchine del caffè, taglia-erba, materiale sportivo, ausili e tanto altro ancora. Forse, anzi senz?altro, la nostra debolezza sta nell?intenzione di vivere e volere rivitalizzare una periferia lasciata sola e insicura in mano alla delinquenza disperata, che per pochi spiccioli e pronta a tutto, perciò più pericolosa perché imprevedibile. Siamo ai confini di una metropoli troppo disattenta a questi problemi, che da anni denunciamo, senza risposte esaustive. Un avamposto che parzialmente ha modificato certe abitudini del Parco di Trenno, ma restiamo sempre l?anello debole e male protetto di un ?meccanismo? soggetto alle incursioni di coloro che non guardano in faccia nessuno. Speriamo che quest?ultimo sacrificio serva a smuovere le coscienze attraverso azioni di prevenzione e tutela della sicurezza, per un benessere che deve essere vissuto da tutta la collettività in libertà e con certezza.


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