Famiglia

Atleta dell’olimpico Setterosa in Kenya come volontaria

E' Maddalena Musumeci che appena vinto l'oro olimpico è già in procinto di partire per lavorare in un ospedale africano

di Carmen Morrone

Maddalena Musumeci, 27 anni, ha appena vinto l’oro olimpico con la nazionale di pallanuoto. Ma questo e’ gia’ ieri, perche’ da oggi la sua vita e’ altro. Il 21 settembre partira’ per Karungu, un villaggio in Kenya, otto ore di pullman da Nairobi. Li’ raggiungera’ due amici, Alberto e Stefania, per dare una mano nell’ospedale e nell’orfanotrofio della zona. ”E’ pieno di bambini, molti malati, altri rimasti senza genitori morti di Aids – racconta l’azzurra ad Alessandra Rotili – hanno bisogno di tutto, hanno bisogno anche di me. E’ un’esperienza che avrei sempre voluto fare, sara’ bellissima, anche se no so se sara’ quella la mia vita”. Maddalena per ora stara’ in Africa al massimo un mese, ma si ferma a pensare quando lo dice. ”I miei amici stanno mettendo su due case-famiglia – dice la campionessa olimpica – loro hanno deciso di vivere li’. Io vado per un periodo, poi decido”. Intanto ha scelto di chiudere con la pallanuoto, almeno ad alti livelli. ”Lascio la Nazionale e anche il Club – dice sicura Musumeci – mi tengo una squadra cosi’, per tenermi allenata e non essere costretta ad andare in palestra. Sono stanca: la pallanuoto logora anche fisicamente e poi devo pensare al mio futuro”. Musumeci studia scienze del servizio sociale a Catania: ”Voglio laurearmi innanzi tutto”. Pero’ adesso la testa e’ gia’ al Kenya, a quell’esperienza di vita in cui portera’ molti dei valori dello sport, ma in cui lo sport non puo’ avere alcun contatto. ”Sono due strade che non si incontrano mai. Guarda noi, viviamo nel paese dei balocchi – dice la giocatrice – nel villaggio olimpico qualsiasi cosa chiedessi l’avevo. Abbiamo sempre tutto e li’ ci sono bambini che non hanno nulla”. La scelta di Maddalena ha sconvolto la famiglia: la mamma ha fatto resistenza, poi ha dovuto accettare la decisione, presa senza ripensamenti, della giocatrice. ”Mia madre e’ preoccupata soprattutto delle malattie – dice sorridendo Musumeci – la sua reazione non e’ stata delle migliori”. Dietro la scelta coraggiosa c’e’ ”la voglia di dare, di fare qualcosa di utile per chi non e’ stato fortunato come me”. La medaglia al collo brilla, il Setterosa e’ nella storia. ”Mi piacerebbe vivere cosi’ tutta la vita, ma non e’ possibile” dice la campionessa. Per questo avverte l’esigenza di andare lontano: non e’ una fuga, ne’ una scelta di vita. Solo una strada da percorrere. ”Spero di poter trasmettere la mia voglia di vita, ne hanno bisogno. Anche se mi raccontano che questi bambini hanno sempre il sorriso – racconta – Sono convinta che imparero’ molto da loro”.


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