Volontariato

Atei: perché noi nella consulta del ministro non ci siamo?

Pubblichiamo la lettera giunta in redazione a proposito della Legge sulla libertà religiosa

di Redazione

Apprendiamo con stupore che la neonata “Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale” è formata esclusivamente da rappresentanti delle confessioni religiose. Non si capisce dunque in cosa consista l’asserito “pluralismo culturale”. Secondo gli organi di stampa tale Consulta avrà, tra i suoi compiti, quello di contribuire a elaborare modelli di integrazione (i non credenti rifiutano l’integrazione?), di discutere di simboli religiosi (argomento su cui l’UAAR e i suoi soci sono protagonisti del dibattito) e di diffondere i risultati nelle scuole e nelle università (dove studiano giornalmente centinaia di migliaia di non credenti e di figli di non credenti).
Gli atei e gli agnostici, in Italia, sono almeno il doppio dei fedeli di tutte le confessioni religiose di minoranza messe insieme; e secondo l’ultima indagine multiscopo dell’ISTAT, la fascia di età tra i 20 e i 24 anni è quella dove più alta è la percentuale di cittadini che non si recano mai in un luogo di culto, una cifra addirittura superiore a quella dei praticanti settimanali!
Ma tutto questo evidentemente non basta: per l’attuale governo, i cittadini atei e agnostici devono evidentemente capire fin da giovani che dispongono di meno diritti degli altri. E che devono essere i coetanei credenti a decidere per loro su questioni, come i simboli religiosi e l’insegnamento religioso nelle scuole, che li riguardano personalmente.
L’UAAR, appena ascoltata in Commissione Affari Costituzionali sulla nuova Legge per la Libertà religiosa, alla pari della Cei e di tutte le altre confessioni reliigose, protesta per la discriminazione operata dai due Ministri ai danni dei giovani atei e agnostici che l’UAAR rappresenta.

UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Comitato di Presidenza: Laura Balbo, Carlo Flamigni, Margherita Hack, Dànilo Mainardi, Piergiorgio Odifreddi, Pietro Omodeo, Floriano Papi, Valerio Pocar, Emilio Rosini, Sergio Staino

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