Welfare

Assolto Padre Fedele. Cosenza è in festa

La giustizia italiana è una brutta bestia. Si divora il tempo e si divora gli uomini. Così, dopo 10 anni di calvario, arriva infine l'assoluzione con formula piena per Padre Fedele. L'ex cappuccino, sospeso a divinis, celebre anche per la sua militanza ultrà, è stato assolto "per non aver commesso il fatto". La sua Cosenza è in festa.

di Marco Dotti

Ad accusarlo era stata una suora. E l'accusa, per padre Fedele Bisceglia, sospeso a divinis e allontanato dall’ordine dei cappuccini, era pesantissima: aver abusato sessualmente della suora, fra il febbraio e giugno 2005, all'interno dell'Oasi Francescana, il centro di aiuto che aveva fondato a Cosenza.

In questi dieci anni di calvario giudiziario, fra accuse, contro accuse, condanne – l'ultima a 9 anni – fino alla definitiva assoluzione padre Fedele si è trovato fuori dalle scene, dopo anni di visibilità. Ma il suo impegno non è scemato. Solo il mese scorso, denunciava il furto dalla cassetta di legno per le offerte per i poveri che, da anni, Fedele lascia in Corso Mazzini. Nel 2008, padre Fedele ha fondato "Il paradiso dei poveri", un'associazione di volontariato che lavora a fianco delle vittime di discriminazioni e violenze.

Adesso – dichiara padre Fedele – spero di poter tornare a dire messa, altrimenti non ha valore. Se non tornassi a dirla sarei uno sconfitto. Ringrazio Gesù e la Madonna della Catena. Ho sempre creduto nell’assoluzione perché una cosa del genere neanche l’ho pensata.

La sentenza viene dalla Corte di Appello di Catanzaro, composta da Maria Vittoria Marchianò presidente, Bianchi e Grillone giudici a latere). Nei confronti di Padre Fedele il Procuratore Generale Raffaella Sforza (già alla Dda di Catanzaro) aveva chiesto la conferma dei 9 anni e 2mesi inflitti dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 17 dicembre 2012.

La sentenza di assoluzione arrivata ieri non ha stupito l'avvocato Eugenia Bisceglia. Per il legale difensore di Padre Fedele «è il frutto del duro lavoro di dieci anni, già la Corte di Cassazione ci aveva visto lungo e finalmente abbiamo trovato dei magistrati che applicano le norme del processo penale». Padre Fedele, che non ha mai smesso di essere missionario nonostante la sospensione dal ministero, e che si è sempre detto innocente e vittima di un complotto per togliergli l’Oasi Francescana, la sua “creatura, non era presente in aula. «Ma sono pronto a ripartire, anzi: non mi sono mai fermato».

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