Leggi

Associazioni: ultimi giorni per presentare progetti sperimentali

E' in scadenza il termine della Direttiva del ministero del Welfare per il finanziamento di programmi di sostegno in vari settori elaborati dalle associazioni. Oltre 10 milioni di euro da distribuire

di Giulio D'Imperio

Ultimissimi giorni per accedere ai contributi messi a disposizione del ministero del Welfare, con la Direttiva 5 novembre 2002, con la quale vengono definiti i criteri e le modalità per la presentazione di progetti sperimentali elaborati dalle associazioni di promozione sociale e per il sostegno di iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attivita’ associative, nonche’ di progetti di informatizzazione e di banche dati in materia di associazionismo sociale.

Al finanziamento delle iniziative il ministero provvederà con un apposito stanziamento in bilancio che, per l’anno in corso, ammonta  ad Euro 10.329.138. La scadenza è per il prossimo 12 dicembre. Vediamo in cosa consiste:

In data 22 novembre 2002 è stata pubblicata in G.U. serie generale n.274, la Direttiva del Ministero del lavoro e della previdenza sociale riguardante il contributo spettante alle Associazioni di Promozione Sociale che presentano progetti sperimentali.
Occorre subito precisare che la presentazione delle domande deve avvenire in tempi ristretti, ovvero entro venti giorni dalla pubblicazione della direttiva in gazzetta ufficiale.
La domanda deve essere presentata compilando l?apposito modulo e sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto o dei soggetti proponenti, e seguendo le indicazioni riportate al punto 2 della direttiva .
Tali sono le ritenute le Associazioni di Promozione Sociale che risultano essere regolarmente iscritte negli appositi regi stri nazionale, regionali o delle province autonome di Trento e Bolzano, così come previsto dalla L.383/2000.
Quando la domanda viene ad essere presentata da più associazioni occorrerà indicare quale è la associazione capofila. E? stato specificato che le associazioni non potranno presentare più di una iniziativa da finanziare, ritenendo prioritarie le iniziative che riguardano i seguenti settori operativi:

– minori ed adolescenti;
– politiche di lotta alle povertà e per l?integrazione sociale;
– ambiente;
– prevenzione del disagio sociale: sport, cultura e tempo libero.

Per i progetti riguardanti il sostegno delle iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attività associative nonchè di progetti di informatizzazione e di banche dati nei settori disciplinati dalla L.383/2000 gli importi massimi finanziabili sono i seguenti:

– ?250.000 quando il proponente risulti un solo soggetto;
– ?600.000 quando il progetto viene presentato congiuntamente da più associazioni.

Gli importi finanziabili per l?approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni iscritte nei registri nazionali e quelli previsti per le regioni e province autonome, per fare fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l?applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate, sono i seguenti:

– ?300.000 quando il proponente è uno solo;
– ?680.000 quando il progetto viene presentato da due associazioni;
– ?1.200.000 nel caso in cui i proponenti sono tre o più di tre.

E? stato stabilito che le iniziative che devono essere presentate non devono avere una durata superiore a due anni.
Nel dover valutare l?ammissibilità al finanziamento avranno priorità per le iniziative formative previste dalla ettera d) dell?articolo 7 della L.383/2000 tutte quelle che creano sinergie, quelle presentate da associazioni che hanno una certa dimensione e presenza sul territorio ed una strutturazione, multisettorialità, oltre ad una valenza nazionale dell?iniziativa.
Per quanto attiene invece i progetti sperimentali previsti dall?articolo 7 lettera f) della L.383/2000, avranno priorità tutti quei progetti che creano sinergie, presentano innovatività, multisettorialità, riproducibilità, oltre alla eccellenza nei rapporti costi/benefici, ed ad una valenza nazionale del progetto. Relativamente a questi ultimi progetti occorrerà dovranno essere privilegiate le iniziative presentate in collaborazioni tra più associazioni e/o enti locali. Un ulteriore requisito di preferenza è ritenuto la previsione di validi strumenti di monitoraggio.
Una volta esaminate le domande la graduatoria sarà approvata dall?Osservatorio nazionale dell?associazionismo, e le domande potranno ottenere un finanziamento sia totale che parziale. In quest?ultimo è possibile procedere, di comune accordo con l?amministrazione erogante il finanziamento, alla rimodulazione sia quantitativa che proporzionale dell?intero progetto presentato. Una volta approvato l?erogazione del finanziamento avverrà rispettando le seguenti modalità:

– 70% dell?importo del contributo assegnato viene versato al momento dell?accettazione del progetto;
– il rimanente 30% quando viene terminata la realizzazione del progetto ammesso al finanziamento, con una relazione finale presentata dalla associazione beneficiaria con cui sono attestati i costi sostenuti per realizzare il progetto, oltre a presentare le relative fatture e/o giustificativi di spesa in copia conforme all?originale.

Non potranno essere finanziabili:

– gli oneri relativi ad attività promozionali dell?organizzazione proponente non direttamente collegate al progetto per il quale si chiede il finanziamento;
– le spese relative a seminari e convegni non collegati al progetto presentato;
– le spese relative all?ordinario funzionamento ed alla gestione dell?organizzazione, tranne quanto previsto alla lettera d) dell?articolo 12 della L.383/2000;
– ogni altra spesa che non è strettamente finalizzata alla realizzazione del progetto.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.