Formazione
Associazioni di volontariato per i malati di cancro, ecco la guida ai servizi
La Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia) ha presentato la guida e la prossima conferenza nazionale, che si svolgerà a Ovada
Un elenco completo di tutte le associazioni italiane di volontariato per dare a tutti i malati di cancro e alle loro famiglie la possibilita’ di aver accesso a servizi di sostegno e assistenza sociosanitaria: questo lo scopo della prima guida nazionale delle associazioni di volontariato in oncologia realizzata grazie allo sforzo dalle associazioni Aimac (Associazione italiana malati di cancro), Angolo e Vela in collaborazione con l’Istituto italiano di medicina sociale.
Nella guida sono censite 560 associazioni e i relativi servizi erogati con gli orari di apertura. Per agevolarne la consultazione sono riportati tre indici analitici divisi per regione, tipo di attivita’ svolta e patologia curata da ciascuna associazione. Il volume di circa 150 pagine costituisce un utile strumento non solo per i malati e le loro famiglie, ma anche per stabilire rapporti di collaborazione le istituzioni e le associazioni per agevolare scambi di informazioni e cooperazioni.
L’iniziativa e’ stata presentata dalla neonata Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), la “associazione delle associazioni a servizio dei malati di cancro e delle loro famiglie” coordinata dall’ex ministro della sanita’, Francesco De Lorenzo. La guida nasce anche dalla necessita’ di riunire tra loro e creare una rete di tutte le associazioni italiane per migliorarne sinergie e progettualita’.
Insieme alla guida delle associazioni la Favo ha presentato la terza edizione della conferenza nazionale del volontariato oncologico prevista per il 9 ottobre a Ovada (Alessandria): nel corso del meeting si incontreranno circa 300 delegati di gran parte delle associazioni italiane confrontandosi sulla situazione attuale italiana e internazionale del settore.
”Il volontariato e’ la spina dorsale del nostro Paese – ha dichiarato il sottosegretario alla salute Antonio Guidi nel corso della conferenza stampa di presentazione del congresso – e’ la risposta piu’ forte che l’Italia puo’ dare alle incipienti tendenze centrifughe e localistiche. Occorre ricomporre strategie comuni – ha aggiunto Guidi – e proiettarle verso prospettive nazionali e internazionali: il congresso di Ovada va giusto in questa direzione”.
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