Volontariato

Associazione ONG Italiane: 0,27% per APS sia obiettivo minimo del 2005

"Lo 0,27% del PIL per la Cooperazione allo sviluppo nella Finanziaria 2005 è il minimo per raggiungere gli Obiettivi del Millennio fissati dall'ONU", ha detto Marelli

di Paolo Manzo

Sergio Marelli, Presidente dell’Associazione ONG Italiane è intervenuto quest’oggi alla presentazione del Comitato italiano per i Millenium Development Goals, che si è tenuta a Roma presso l’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio.

Erano presenti la maggioranza dei membri del Comitato che avranno il compito di diffondere a livello sociale e istituzionale gli obiettivi di sviluppo del Millennio: Giuliano Amato, già Vicepresidente della Convenzione Europea , Fiorello Provera, Presidente Commissione Esteri del Senato, Francesco Rutelli, Presidente DL-La Margherita, Eveline Herfkens, Coordinatrice Esecutiva della Campagna per l’ONU e Ruth Jacoby, Direttore Generale del Ministero,

Dopo aver manifestato piena soddisfazione per l’iniziativa, Sergio Marelli ha espresso la necessità di raggiungere questi obiettivi entro il 2015. “Il patto globale per il raggiungimento degli 8 obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015, ha dichiarato Marelli, va perseguito non solo per un fine etico ma soprattutto perché rappresenta una tappa indispensabile per garantire la sostenibilità non solo dei paesi dei sud del mondo ma di tutti i paesi, compresa l’Italia.

Gli impegni assunti dal nostro Paese e riconfermati nel corso dei Summit mondiali, ha dichiarato Sergio Marelli, sono vincolanti e non possono essere disattesi. Gli stanziamenti per la cooperazione internazionale e gli aiuti ai Paesi poveri, nel 2004 ridotti ad un misero 0,16% del PIL, devono essere decisamente incrementati.

Non può bastare un’inversione di tendenza nella Finanziaria 2005, c’è bisogno come minimo di mantenere gli impegni sottoscritti in sede di Consiglio dei Ministri della Unione Europea (Barcellona 2002). In tale sede, questo stesso Governo si era vincolato a tenere il passo degli altri Paesi della UE nell’incremento delle risorse devolute per l’Aiuto ai Paesi poveri, assumendo obiettivi vincolanti e tempi definiti al fine di contribuire all’innalzamento allo 0,39% della media europea delle risorse destinate alla cooperazione internazionale entro il 2006.

Chiediamo perciò al nostro Parlamento di mettere in atto anche nuovi strumenti, se necessari, per garantire almeno nella Finanziaria 2005 l’allocazione alla cooperazione internazionale di risorse pari almeno allo 0,27% del PIL per il 2005, tappa intermedia e minimale per proseguire nel raggiungimento dello 0,7% richiesto dalle Nazioni Unite per soddisfare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio fissati dalla Assemblea Generale ONU a fine 2000 e che va sottolineato non prevedono l’eliminazione della povertà ma solo il suo dimezzamento”.

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