Non profit
Associazione Gruppo eventi
Un aiuto a non rimuovere lidea stessa della morte per essere in grado di elaborare il lutto e affrontarlo.
Tutto è nato dai corsi di formazione per volontari. «Mi sono accorta quanto i giovani fossero spaventati non dalla malattia, ma dall?idea stessa della morte», racconta Livia Crozzoli Aite, presidente dell?associazione Gruppo Eventi. «Questo tabù li bloccava. Ho iniziato a parlarne in casa, poi con altri e così è nata l?associazione». L?esigenza era quella di contrastare la tendenza a negare e rimuovere le realtà della malattia, della morte e del lutto. Si iniziò a fare incontri mensili con esperti di diverse discipline perché «al di là dell?arricchimento culturale è anche un modo per affrontare il lutto e la morte in modo umano». Gli incontri hanno anche avuto una ricaduta: la realizzazione di due libri, il primo Sarà così lasciare la vita?, sul tema del morire e il secondo Assenza, più acuta presenza, sul lutto.
I volontari del Gruppo culturale, inoltre, hanno aperto una serie di contatti con le associazioni di volontariato, in particolare romane, che si confrontano con le problematiche della malattia e della morte, «alcune di esse», spiega la presidente, «segnalano il nostro gruppo ai familiari in lutto, li incontriamo e poi li mettiamo in contatto con i gruppi, perché soprattutto in una grande città bisogna vincere la solitudine». Dal gruppo di sostegno iniziale, seguito dalla stessa presidente che è una psicologa analista, sono sorti i gruppi di auto-aiuto. Il primo si chiamò Il ponte ed è pensato per il familiari in lutto, un secondo è di consapevolezza corporea e si rivolge alle persone che hanno sofferto o soffrono per una malattia oncologica.
Il lavoro culturale che in questi sette anni è stato svolto dal Gruppo Eventi sta dando i primi frutti: le associazioni di volontariato e alcuni hospice iniziano a considerare la necessità di un sostegno all?elaborazione del lutto per i familiari dei malati.
Associazione culturale
Gruppo Eventi
via Fogliano, 24 – 00199 Roma
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