Cultura

Associazione donne musulmane: il sindaco di Drezzo ha ragione

Il commento della Admi: ci vorrebbe più elasticità, da ambo le parti.

di Selena Delfino

”I nostri Ulema sconsigliano di portare il volto coperto nei paesi occidentali perche’ e’ incompatibile con la legge. Non e’ un obbligo, basta che le donne si coprano i capelli’. E’ quanto dichiara all’ ADNKRONOS Asmae Adachan dell’Associazione Donne Musulmane Italiane, che commenta quanto accaduto a Drezzo, in provincia di Como, dove una giornalista e’ stata multata perche’ indossava il burqua e dove una donna, residente nel comune in provincia di Como, e’ stata multata perche’ per motivi religiosi si copre il volto. ”Le motivazioni del sindaco leghista sono legittime -aggiunge- soprattutto perche’ sono mosse dall’esigenza di tutelare la sicurezza. Tuttavia, credo non sia giusto accanirsi contro una donna che non fa nulla di pericoloso”. Asmae Adachan spiega poi che ci sono interpretazioni della religione chi si attengono piu’ strettamente alla tradizione e in cui e’ scritto che le mogli dei profeti erano obbligate a coprirsi il volto. ”Oggi -dice- tutto questo non e’ piu’ riproponibile ma credo che, se da un lato questa donna dovrebbe essere piu’ ‘elastica’, dall’altro i suoi concittadini, che la conoscono, dovrebbero smetterla di accanirsi contro di lei”. Quanto alla multa a carico della giornalista del quotidiano ”Il Giorno”, la rappresentante dell’Admi conclude: ”Non conosco bene i fatti ma a mio avviso quanto accaduto dimostra che la legge e’ uguale per tutti e che non fa discriminazioni”.


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