Famiglia

Associazione Arcipelago

A Napoli uno strumento musicale,la tammorra, diventa un mezzo di riscatto

di Sabatino di Maio

Associazione Arcipelago via F. Bottazzi, 22/24 80126 Napoli tel. 081.7677132 – 339.8426996 fidelfab@katamil.com Anno di nascita: 1998 Soci: circa 100 Scopo: contrastare il degrado Presidente: Fabio Tirelli Non è negli itinerari turistici e non c’è il mare. Il ventre di Napoli, un po’ è anche questo. Soccavo, ore 18.30. Un nugolo di motorini invade la carreggiata. Poco distante, subito dopo la via principale, che sembra fatta apposta per dimostrare la disgregazione descritta dai sociologi sul conflitto città-campagna, c’è il rione Traiano. Alle spalle, la collina dei Camaldoli. Ed è a Soccavo vecchia che una piccola associazione segue un percorso di crescita. Una delle proposte che Arcipelago fa al quartiere è quella di un corso di tammorra, uno strumento musicale che, oltre il Garigliano, non è conosciuto né usato granchè. L’utilizzo maggiore viene fatto nelle tarantelle e nelle tarante. Aguidare il corso è un bravo suonatore, Antonio Matrone da Scafati detto “’o lione”. Dal ’98, Arcipelago segue un itinerario non facile che per il terzo anno consecutivo presenta il laboratorio di cultura napoletana verace. Il successo è stato decretato dai numerosi iscritti, tanto che il presidente Fabio Tirelli ci tiene a precisare che tutto è autofinanziato. «Visto il grande successo del corso di tammorra», spiega Tirelli «lo rifaremo. È bellissimo vedere tante persone appassionarsi alla tradizione». L’esordio di Arcipelago, affiliata al circuito Arci, fu una rassegna di cinema all’aperto. Da allora molti progetti, per la maggior parte legati a Mediateca, un progetto, anche di rete locale, costruito insieme con l’associazione Il Cerriglio. Il veloce tam tam della tammorra serve a dimenticare il gelo di Soccavo, il secondo quartiere napoletano per consumo e spaccio di stupefacenti. E Fabio Tirelli rilancia: «A febbraio-marzo vorrei sperimentare un laboratorio della posteggia, ossia l’“arte” dei posteggiatori. Anche questo un prodotto di questa terra».


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