Welfare

Assistenza: Tettamanzi, che non sia in nome del profitto

«Nel campo della malattia e della salute non ci si rifugi in una prospettiva meramente aziendale e in una logica solo economica»

di Gabriella Meroni

Un richiamo alla cultura dell’ assistenza del malato e degli anziani che non sia ”individualistica, ne’ quella che vede il malato come un peso da sopportare, ne’ quella del profitto per il profitto”. E’ il richiamo forte lanciato dall’ arcivescovo di Genova, Dionigi Tettamanzi, oggi, nell’ omelia della Messa celebrata nella cattedrale di San Lorenzo per la giornata del malato. Il cardinale sollecita percio’ ”una cultura nuova e innovatrice”. ”Una simile cultura – spiega – esige che nel campo della malattia e della salute e dell’ eta’ anziana non ci si rifugi in una prospettiva meramente aziendale e in una logica solo economica. Certo, anche per la societa’ il malato e l’ anziano costano – e quanto costano, nella nostra Regione in particolare -, ma in quante altre direzioni, a volte del tutto futili e ludiche, viene indirizzato il denaro pubblico”.


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